JESI – Non è mai stato così complicato, come in questa torrida estate simil “nordafricana”, acquistare un ventilatore in città. Diverse catene di elettrodomestici, prese d’assalto da cittadini esasperati dal caldo di questa stagione da record, li hanno terminati e attendono con impazienza l’arrivo dei nuovi ordini. Non se la passano meglio le piccole attività, anch’esse “saccheggiate” dai tanti che cercano un po’ di refrigerio, almeno nelle ore notturne.
Non sono solo i ventilatori ad andare a ruba, fra l’altro. Anche i climatizzatori, con particolare riferimento a quelli portatili, scarseggiano. «Attendiamo che il corriere ci consegni la merce», è la spiegazione, nonché l’auspicio, dei commessi con i quali abbiamo parlato.
Ci sarà ancora da resistere, purtroppo. Stando alle previsioni meteorologiche, infatti, sia oggi che domani le temperature difficilmente scenderanno al di sotto dei trenta gradi. Aria fresca dovrebbe affacciarsi sulla città da venerdì, ma niente di così trascendentale, sempre basandosi sulle ipotesi formulate dagli esperti. Forse, dal weekend, qualche corrente atlantica riuscirà a scalfire l’afoso “muro” che staziona ormai da settimane su Jesi. Del resto, per patire le pene dell’inferno, come recita il detto, non c’è posto peggiore in estate della città di Federico II.