JESI – Il coraggio di Luca Bernardi nel combattere per la vita, nonostante la distrofia muscolare di Duchenne che lo costringeva inchiodato a un letto attaccato a un respiratore artificiale. La sua grande sete di sogni. Il suo ricordo dolce per tanti. Il suo esempio per tutti. È stata una bella pagina quella scritta ieri, giovedì 29 luglio, durante il Consiglio comunale di Jesi, sebbene riunito da remoto. Una pagina in cui i veleni della politica sono stati annullati dalla commozione, unanime, per il ricordo di Luca Bernardi, il 35enne jesino affetto da Distrofia muscolare di Duchenne scomparso il 10 luglio scorso. Cittadino benemerito, scrittore, grande partecipe della vita pubblica nonostante lo facesse grazie a un computer, Luca non ha mai smesso di credere nella vita e nei suoi sogni, realizzandone un po’ e lasciando gli altri in eredità a chi dovrà ora realizzarli. Sogni che sono in realtà battaglie: garantire assistenza e energia elettrica gratis a chi come lui era costretto alla ventilazione forzata; garantire l’assistenza domiciliare indiretta; lo snellimento della burocrazia e l’aumento della pensione di invalidità e di accompagnamento.
Luca aveva fondato la rete Adicaf con persone con disabilità, comitati e associazioni di familiari per lavorare in sinergia e garantire l’assistenza domiciliare indiretta alle persone con disabilità. Da quella esperienza era arrivata anche una proposta di legge per garantire l’assistenza domiciliare in base a condizioni sanitarie, socio-ambientali e di reddito, per i farmaci e ausilii gratuiti, aumento di interventi e risorse per l’ospedalizzazione domiciliare. Un impegno ricordato dal presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi che ha letto la presentazione che Luca aveva scritto nella home page del suo sito. «Luca è stato di una vitalità incredibile al di là dell’immobilità della malattia – dice Massaccesi – è stato un piacere averlo conosciuto, anche se per un tempo purtroppo troppo breve. Amava la vita e il supporto più grande per lui è stato quello dei suoi genitori che hanno speso tutta la loro esistenza dedicandosi a lui, così Luca non mancava mai di ringraziarli per ogni attenzione e ogni cosa fatta per aiutarlo. Sorrideva sempre Luca e ringraziava. Oggi siamo noi a ringraziarlo per il suo impegno per gli altri».
A quell’impegno che con tanta determinazione Luca stava portando avanti, sarà data continuità dall’Amministrazione comunale. Poi, la parola è passata all’assessora ai Servizi sociali Maria Luisa Quaglieri che faceva spesso visita a Luca e che mantiene un costante contatto con la famiglia. L’assessora ha letto una breve, toccante lettera che i genitori Morena e Mario, hanno inviato al Consiglio comunale tutto: «Grazie per l’affetto e la vicinanza che avete dimostrato a Luca e che state dimostrando a noi. Non mi ero resa conto – scrive mamma Morena – di quanta gente tenesse a nostro figlio, di quanti gli volessero bene. Il tanto bene rivolto al nostro Luca ci aiuta ad andare avanti nonostante sia così dura. Vi prego, anche a nome di mio marito Mario, di ringraziare il signor sindaco Bacci e il Consiglio comunale tutto per la vicinanza e l’affetto».
Luca Bernardi è stato anche ricordato dal consigliere Andrea Binci (Pd) «una perdita importante per la nostra città anche perché ci ha dimostrato che al di là della disabilità la sua passione per la vita, e per la vita pubblica, erano sempre fortissime. Avergli conferito la cittadinanza benemerita nel 2018 ci ha fatto onore, per la sua memoria e per le sue battaglie».