Jesi-Fabriano

Al via la riqualificazione per via Tessitori

Lo ha deciso la giunta comunale jesina, confermando il proprio impegno a realizzare opere di mitigazione rispetto alla realizzazione dell’edificio decisa più di un decennio fa ed il cui iter amministrativo si è concluso prima del 2012

La protesta dei contrari alla realizzazione della Torre Erap di via Tessitori
La protesta dei contrari alla realizzazione della Torre Erap di via Tessitori

JESI – Saranno anticipati prima dell’apertura del cantiere Erap alcuni degli interventi di riqualificazione previsti in via Tessitori. Lo ha deciso la giunta comunale, confermando il proprio impegno a realizzare opere di mitigazione rispetto alla realizzazione dell’edificio decisa ormai più di un decennio fa ed il cui iter amministrativo si è regolarmente concluso prima del 2012. E che rimane al centro delle polemiche, per il “no” espresso dai residenti.

In tal senso, in primavera prenderanno il via i lavori di sistemazione delle aree esterne dell’area, così da ricavare nuovi spazi di sosta prima che il cantiere occupi quelli attualmente disponibili. Tali spazi, individuati lungo la stessa via Tessitori ed opportunamente dotati di una adeguata segnaletica orizzontale, saranno solo una prima parte di un’area parcheggi che, a regime, dovrà essere in grado di dare una risposta completa ed esauriente sia alle esigenze della popolazione residente, sia ai fruitori dell’attigua palestra Carbonari.

L’intervento, su progetto dell’Area Servizi Tecnici del Comune a cui spetterà anche il controllo, sarà realizzato a cura dell’Erap a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria aggiuntivi che sono stati richiesti in fase di rilascio del permesso a costruire. I lavori rientrano all’interno dell’intervento denominato “Riqualificazione delle aree pubbliche site in Via Tessitori e Via dei Mugnai” previsto dal programma opere pubbliche 2018-2020 approvato dal Consiglio comunale. Esso è sostenuto con un investimento complessivo di 200mila euro, di cui 50mila euro nel 2018, 100mila euro il prossimo anno ed i restanti 50mila euro nel 2020.