JESI – Sarà un Natale diverso da tutti gli altri. Meno persone in giro, congestionamenti stradali ridotti. Ma l’albero non mancherà, a prescindere dall’emergenza sanitaria. Salvo sconvolgimenti, prima dell’8 dicembre, il tradizionale abete farà la sua comparsa in piazza della Repubblica. Così ha deciso l’amministrazione, che intende ricostruire il clima di festa malgrado le restrizioni agli spostamenti. Nessun palco, ovviamente, essendo improbabile il festeggiamento del Capodanno davanti al teatro Pergolesi.
Festività sottotono, insomma, anche perché vi è il divieto di iniziative in cui si possano creare assembramenti. L’anno scorso, l’amministrazione Bacci spese circa 70 mila euro per realizzare le varie iniziative. Quest’anno, come intuibile, la cifra sarà notevolmente ridotta. Tutti attendono il 3 dicembre, quando il governo deciderà se prolungare i provvedimenti di contrasto all’emergenza sanitaria. Di sicuro, non vi saranno eventi.
Luminarie già montate, invece, grazie al contributo dei commercianti del centro storico e al supporto del Comune. Corso Matteotti, fra l’altro, è interessato dai lavori di restyling delle vie laterali, che stanno procedendo senza intoppi. Il 2021, come deciso dagli stessi operatori economici, sarà l’anno del cantiere lungo l’asse principale, e non mancheranno i disagi.
A tenere banco, comunque, è sempre lo spostamento della fontana dei Leoni: è molto probabile che il mese di dicembre sia quello decisivo. A fine novembre, in consiglio comunale, si voterà la proposta di referendum popolare avanzata da Pd e Jesi in Comune. Qualora fosse approvata, dovrà essere organizzata rapidamente la consultazione. Ma è più plausibile che venga respinta: in tal caso, bisognerà compiere una scelta per rispettare le tempistiche “imposte” da Cassio Morosetti nel suo testamento, vale a dire il monumento in piazza della Repubblica entro luglio 2021.