Jesi-Fabriano

Alessio Piergigli, il campione europeo di pattinaggio è marchigiano. E racconta: «Tutta colpa di un volantino…»

Il 21enne abita a Monte San Vito e studia ingegneria meccanica all'Università politecnica delle Marche: «Come faccio a coniugare studio e sport? A volte, me lo chiedo anche io»

Alessio Piergigli, a sinistra, in una delle sue gare (foto per sua gentile concessione)

ANCONA – È due volte campione, Alessio Piergigli. Per l’atleta marchigiano, che vive in provincia di Ancona, il 2023 è stato un anno d’oro. Un anno d’oro in tutti i sensi, dato che ha conquistato non solo la medaglia d’oro come campione italiano di “pattinaggio corsa nella specialità 200 metri atleti contrapposti”.

Ma è anche salito sul gradino più alto del podio nella “specialità 100 metri in corsia di pattinaggio a rotelle”. Il primo successo è datato giugno 2023, il secondo è recentissimo e risale allo scorso 21 luglio. E ora guarda già alle Olimpiadi, ma prima c’è da affrontare la parentesi di Vicenza, dove – tra il 28 agosto e il 3 settembre – si terranno i campionati mondiali di pattinaggio: «Vincerli sarebbe la ciliegina sulla torta», dice il 21enne, che vive da sempre a Monte San Vito, vicino Chiaravalle, in provincia d’Ancona.

«E pensare che è tutto iniziato per caso, da un volantino che i miei genitori hanno trovato per terra, in strada. C’era scritto che si impartivano lezioni di pattinaggio e mi ci hanno portato. Non so se fossi già portato, ma io pattino da quando ho memoria», racconta Alessio.

Il campione Alessio Piergigli mentre dispiega il tricolore dopo aver vinto l’oro (foto per sua gentile concessione)

Piergigli, manca solo il titolo del mondo ed è a posto…
«Sì, così avrei completato il mio palmares (ride, ndr)».

Quando ha iniziato a pattinare?
«Io pattino da quando ho memoria: avrò iniziato a 4-5 anni, per puro caso».

In che senso?
«Nel senso che i miei genitori, passeggiando, hanno trovato per terra un volantino che pubblicizzava corsi di pattinaggio e mi ci hanno portato. Ma non è stato tutto rosa e fiori».

Cioè?
«Io solo adesso sono 170 di altezza, ma prima, durante l’adolescenza, attorno ai 15 anni, faticavo a stare dietro ai ragazzi della mia età. Loro, fisicamente, crescevano e io restavo fermo. Lì sono iniziate le difficoltà. Poi, sono cresciuto anche io, ho cambiato squadra e allenatore ed eccomi qua. È stato un miglioramento continuo, un alzare progressivamente l’asticella».

Cosa significa, per lei, sfrecciare sulle rotelle?
«Avere il vento in faccia e una scarica di adrenalina che ti fa dimenticare tutti i problemi. Lasci la tua vita fuori dalla pista e inizi a correre veloce coi pattini. Il vento ti scompiglia i capelli, anche se indosso il caso (ride, ndr)».

Dove si allena?
«A Senigallia, in una pista all’aperto».

Ci sono spazi adeguati per il pattinaggio?
«Guardi, per le bici sì, ci sono le ciclabili, ma per pattini e skate mancano le piste, perché queste sono discipline in cui girano meno soldi e c’è meno attenzione, anche se va detto che c’è stato un miglioramento negli anni. Ma sono piste di pattinaggio senza neanche uno spogliatoio. D’inverno, noi atleti ci cambiamo con 1 o 2 gradi, ma questa è la situazione e ce la teniamo finché non cambia».

Nel 2024, ci saranno le Olimpiadi
«Il pattinaggio corsa attualmente non è sport olimpico, dovrebbe diventarlo nel 2024, o nel 2028. È visto da tutti come l’alternativa povera del pattinaggio sul ghiaccio, anche se secondo me non è così. Sul ghiaccio, è tutto più individuale e statico. È uno sport, quello, che è già nelle Olimpiadi, ma che conta meno iscritti della disciplina che pratico io».

E lei vorrebbe partecipare…
«Beh, certo, ma tutto dipenderà dal commissario tecnico, se deciderà di schierarmi».

Senta, come coniuga studio e sport?
«Me lo chiedo anche io (ride, ndr)».

Non dribbli la domanda…
«La verità è che ingegneria meccanica all’Univpm mi piace tanto e ho la fortuna di averla vicino casa. Faccio il pendolare: parto da Monte San Vito alle 8 e torno alle 21. Frequento le lezioni, mi ritaglio qualche ora per studiare e impartisco ripetizioni per racimolare qualche soldo e continuare ad allenarmi».

Sogni nel cassetto?
«Uno sponsor per dedicarmi maggiormente al pattinaggio e mollare le ripetizioni, continuando a dedicarmi all’ingegneria».  

E adesso si gode l’estate…
«Macché, mi sto allenando intensamente: dal 28 agosto al 3 settembre, a Vicenza, ci sono i campionati mondiali di pattinaggio. Salire sul tetto del mondo sarebbe la ciliegina sulla torta».

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