Jesi-Fabriano

Allarme incendi: a Mergo bruciano due ettari di bosco

Il fuoco ha distrutto due ettari di terreno, tra boscaglia, sterpaglie ma anche un campo di noci. È l'ennesimo rogo in Vallesina

Incendio a Mergo

MERGO – Un Ferragosto di fuoco, quello appena trascorso, con l’ennesimo incendio a devastare campi e boscaglia in questa estate rovente. Stavolta le fiamme si sono alzate pericolosamente nella collina che sovrasta il paese di Mergo, a metà strada tra Jesi e Fabriano.

L’allarme è scattato nel caldissimo pomeriggio di Ferragosto e la paura più grande è che dietro questo incendio vi possa essere la mano dell’uomo. Saranno le indagini, condotte ad ampio raggio dai Vigili del fuoco di Ancona e dai Carabinieri Forestali, ad accertarlo. Le fiamme hanno distrutto complessivamente due ettari di boscaglia, sterpaglia e un campo di noci. Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del fuoco con tre automezzi, oltre 15 uomini, il Dos-Direttore delle operazioni di spegnimento e un gruppo di volontari della Protezione civile regionale. Grazie a un intervento rapido e coordinato, i soccorritori sono riusciti a circoscrivere il fuoco prima che lambisse le abitazioni e provocasse danni più importanti, col rischio magari di evacuazione.

I pompieri e i soccorritori hanno lavorato duramente per tutto il pomeriggio fino a sera, in una corsa contro il tempo e contro il gran caldo. Hanno dapprima spento le fiamme poi proceduto con lunghe operazioni di bonifica per evitare che le elevate temperature potessero far riaccendere nuovi focolai e quindi la minaccia di altri roghi. Un incendio su cui, come detto, sono in corso indagini tecniche da parte dei Carabinieri Forestali, intervenuti a loro volta per un sopralluogo e per la repertazione di elementi utili a stabilire la natura del rogo e trovare il punto di insorgenza del fuoco.

Certamente tra i residenti di Mergo si sono vissuti attimi di paura: l’incendio si è esteso velocemente devastando la collina e i boschi. È l’ennesimo incendio che si registra in questa estate caldissima, appena il giorno prima l’allarme era scoppiato a Maiolati Spontini e giusto qualche giorno avanti, il maxi rogo che ha distrutto 400 ettari di coltivo tra Monteschiavo e Tabano.