JESI – Alluvione di sabato 1 settembre, i lavori di somma urgenza per ripristinare la viabilità ed alcuni edifici pubblici sono costati 61 mila euro al Comune. È la cifra stanziata per far fronte alle spese immediatamente successive alle consistenti piogge che si sono abbattute in città, mettendo letteralmente in ginocchio i quartieri a sud, San Giuseppe in primis.
L’amministrazione ha quantificato l’esborso per salvaguardare la pubblica incolumità. Si è provveduto in particolare all’abbattimento di alberature pericolanti e rimozione di alberature cadute, al ripristino della funzionalità dell’impianto di sollevamento del sottopasso di Via Fontedamo, delle pavimentazioni stradali in alcuni tratti sollevati dalla forza dell’acqua, al puntellamento di una parte del tetto della Residenza Municipale impregnato d’acqua e alla sostituzione di alcuni elementi dell’orditura secondaria della Caserma dei Carabinieri e di parte del controsoffitto danneggiato dalle precipitazioni. Una decina le ditte chiamate a operare nei momenti più complicati.
«Tutti i lavori commissionati – specifica la Giunta Bacci – sono conseguenti ad un evento di carattere indubbiamente eccezionale ed imprevedibile. L’importo del lavoro è stato contenuto entro il limite di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità e per ripristinare la funzionalità essenziale delle reti viarie».
Sono oltre 120 invece le richieste di risarcimento danni da parte dei cittadini. In via di definizione la somma complessiva, che si spera possa essere coperta dalla regione (leggi l’articolo). Questa sera, intanto, in via Setificio 21, il movimento Insieme Civico ha organizzato un’assemblea pubblica per ascoltare i cittadini che hanno subìto danni.