Jesi-Fabriano

Amazon all’Interporto, il comitato Jesi Civica Riformista: «Opportunità da gestire»

Azione, Italia Viva, + Europa e Pri, che hanno già annunciato una lista in vista delle amministrative del 2022, accolgono con favore il possibile approdo della multinazionale

JESI – Un centro logistico Amazon all’Interporto di Jesi, fra i più grandi d’Europa. Un migliaio i posti di lavoro annunciati, con ricadute considerevoli sul territorio circostante e sulla regione. È quanto potrebbe sorgere fra un paio di anni nell’area intermodale della Coppetella. L’accordo non è ancora formalizzato, ma sembra in fase avanzata.

«Un’opportunità da gestire per lo sviluppo sostenibile di Jesi e della Vallesina – dice il comitato Jesi Civica Riformista, composto da Azione, Italia Viva, + Europa e Pri -. La Vallesina, e ancora di più il territorio fabrianese, sono stati al centro di forti crisi occupazionali. Quest’area, a forte vocazione metalmeccanica è ora costretta a cambiare pelle. Le strade percorribili sono sicuramente quelle del terziario avanzato, dove sono già presenti aziende di rilevanza nazionale, e della logistica. Amazon, con l’annunciata apertura di un centro logistico per il centro Italia, potrebbe garantire ricadute positive sia sull’occupazione (si stimano oltre mille unità tra lavoratori diretti e dell’indotto) sia sull’Aeroporto di Ancona, con l’incremento notevole del traffico aereo cargo, che diventerebbe così uno degli hub più importanti del Paese avendo anche garantita una sostenibilità finanziaria oggi molto precaria. Uno sviluppo così importante dovrà pertanto essere sostenuto da scelte impegnative da parte della futura amministrazione comunale di Jesi, sia per quanto riguarda la viabilità che per la necessità di creare un forte legame di interscambio con la multinazionale al fine di portare importanti benefici economici sia alla città di Jesi che ai comuni limitrofi».

Con il possibile e auspicato avvento della multinazionale, prosegue il comitato, che farà quasi certamente una lista civica in vista delle prossime elezioni amministrative del 2022, «in considerazione dell’ atavico problema di sforamento delle polveri sottili che affligge la nostra città sarà necessario anche immaginare un forte alleggerimento del traffico su gomma da e per la zona industriale e l’interporto, favorendo l’uso di ciclovie e potenziando il trasporto pubblico locale. Insomma più bici, più monopattini elettrici, più trasporto urbano. Le ricadute positive potranno essere notevoli a partire dall’aumento del valore degli immobili, da una maggiore capacità di spesa delle famiglie jesine e della intera vallesina e, non ultimo, da una maggiore attrattività della città la cui popolazione potrà così tornare a crescere dopo tanti anni di stagnazione. Non serviranno però solo strade ma tanti servizi di qualità per la persona e per le famiglie».

Conclude il comitato: «Compito della politica è guidare i mutamenti per aumentare il benessere e la qualità della vita dei cittadini. Noi ci impegniamo per questo e ci auguriamo che Amazon possa arrivare quanto prima a Jesi».

Nel frattempo, il piano di risanamento della società Interporto è stato perfezionato. Con la vendita del terminal intermodale e l’aumento di capitale sottoscritto da Regione (che ora detiene il 95% delle quote), Provincia di Ancona, comuni di Jesi e di Morro D’Alba e cooperativa Tadamon, si apre una fase nuova. «Per il nostro territorio è una svolta fondamentale, un’infrastruttura per troppi anni praticamente ferma, che può diventare strategica per lo sviluppo di Jesi e delle Marche – ha affermato il sindaco Massimo Bacci -. La logistica, in questo momento storico, è fondamentale. Abbiamo una fortuna incredibile di poter contare su porto e aeroporto nelle immediate vicinanze. Serve una sinergia vera e concreta fra queste infrastrutture. La struttura intermodale jesina potrà fungere da volano economico. Ci sono i presupposti, a mio parere, per avere un grande ritorno. Noi faremo tutto ciò che serve per sviluppare l’Interporto, affinché possa essere parte attiva all’interno della piattaforma logistica delle Marche (porto-aeroporto-interporto), assolutamente da potenziare e consolidare. C’è stata la volontà politica di risolvere le problematiche, ringrazio pertanto la Regione e i tecnici».