Jesi-Fabriano

Amazon a Jesi, le prime opportunità di lavoro. E il Centro per l’Impiego lancia il corso per “tecnico di magazzino”

Ecco le prime figure da assegnare al maxi polo logistico in via di completamento alla Coppetella per le quali Amazon ha aperto, sul proprio sito, il reclutamento. verso le mille assunzioni dirette attese nel nuovo hub del colosso dell’e-commerce

JESI – Manutentori elettrici e meccanici, capi manutentori, assistenti risorse umane, ingegneri dell’automazione, tecnici della sicurezza: sono, dallo scorso 11 novembre in avanti, le figure da assegnare al maxi polo logistico in via di completamento alla Coppetella per le quali Amazon ha aperto, sul proprio sito, il reclutamento. Comincia dunque a mettersi in moto, in vista dell’avvio dell’attività a metà del 2025 e dopo il primo annuncio della scorsa primavera relativo ad un responsabile dell’approvvigionamento, il percorso verso le mille assunzioni dirette attese nel nuovo hub del colosso dell’e-commerce.

Amazon, il corso di formazione del Centro per l’Impiego

A questo proposito, è stata ieri 26 novembre presentata al Centro per l’Impiego di Jesi l’opportunità del nuovo corso di formazione per “tecnico della gestione di magazzino”. Figure di magazzinieri chiaramente pensate, in primis, con l’occhio rivolto proprio al polo Amazon e al suo ruolo di fattore di sviluppo che tutto il territorio si augura possa avere. Non a caso, erano di rilievo le figure intervenute a presentare pubblicamente il corso: c’erano, accolti dal direttore del CPI Pierluigi Santarelli, l’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi, il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, il presidente dell’Ente di Formazione e dell’Interporto Massimo Stronati insieme al capo dipartimento Politiche Sociali Roberta Maestri, al dirigente Formazione Professionale Massimo Rocchi e a rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria.

Amazon, le speranze

«La Regione Marche – è il messaggio – rafforza il suo impegno per l’occupazione con il lancio di un nuovo corso di formazione per tecnico della gestione di magazzino presso il Centro per l’Impiego (CPI) di Jesi, rispondendo alle crescenti esigenze di specializzazione legate ai nuovi insediamenti industriali nella zona, incluso l’arrivo di una delle principali multinazionali del commercio elettronico». Dice l’assessore Aguzzi: «L’opportunità in arrivo su questo territorio sicuramente rende chi partecipa a questa iniziativa particolarmente motivato e cosciente delle possibilità che si aprono». Per il sindaco Fiordelmondo: «Questo ambiente, alla presenza anche di parti sociali e organizzazioni datoriali, esprime la consapevolezza e il senso di responsabilità con i quali città e territorio vivono nel campo dello sviluppo economico un protagonismo che ha un doppio valore: saper offrire dati in controtendenza in questo momento di particolare sofferenza per la provincia e saper ricevere sollecitazioni e impulsi ulteriori che sicuramente arriveranno. La formazione, per dare a tutto questo una dimensione di equilibrio, ha un ruolo determinante». Aggiunge Stronati: «Ci sarà sviluppo per tutto il territorio, tante attività che avranno bisogno di formazione. Serviranno anche altri tipi di corsi e nuove opportunità. Jesi è una città accogliente, economicamente e socialmente, per questo sono contento che il corso si tenga qui e al centro per l’impiego». Su sponda sindacale, l’intervento del segretario provinciale Cgil Marco Bastianelli: «Apprezzabile l’operazione, da tempo chiediamo di mantenere il focus su una situazione che sarà fortemente impattante, in termini di problematiche e chiaramente di sviluppo e occupazione. Pensare ad Amazon fa immaginare con difficoltà un tipo di occupazione stabile, una formazione adeguata potrebbe rappresentare un qualche tipo di risposta».

Amazon, i dettagli del corso

Chiarisce l’assessore Aguzzi: «Il corso di formazione rappresenta un progetto mirato che va oltre la semplice specializzazione. La particolarità di questa iniziativa è il ruolo attivo del Centro per l’Impiego che svolge un lavoro cruciale di preselezione. Attraverso colloqui strutturati, il CPI valuta i candidati in base a preparazione, attitudine e motivazione, indirizzandoli poi all’ente formatore. Questo approccio non solo migliora la qualità della partecipazione, ma riduce in modo significativo il rischio di abbandono dei corsi. La preselezione mirata consente di ottimizzare il percorso formativo e di garantire che i partecipanti arrivino al traguardo con competenze concrete e maggiori opportunità di inserimento lavorativo».

Il corso di qualificazione nasce dalla sinergia tra ente formatore e Centro per l’Impiego e prevede una durata complessiva di 540 ore, suddivise in 378 ore di lezione teorica e 162 ore di stage pratico. A conclusione del percorso, gli operatori del CPI condurranno un laboratorio di 7 ore, pensato per preparare i partecipanti ad affrontare i processi di selezione delle grandi aziende. La prima edizione coinvolge circa venti partecipanti, di età compresa tra i 18 ei 50 anni, che completeranno la formazione entro giugno. «Si distingue – spiegano i responsabili – per un approccio integrato: oltre alla formazione tecnica, include orientamento specialistico e simulazioni di colloqui motivazionali. Questi elementi sono fondamentali per affrontare le complesse dinamiche di selezione richieste dalle grandi imprese. Non si tratta solo di formare magazzinieri, ma di creare professionisti capaci di gestire flussi logistici, utilizzare tecnologie avanzate e ottimizzare le operazioni, rispondendo alle esigenze di un settore sempre più strategico. La scelta di Jesi non è casuale: la città si prepara ad ospitare uno dei principali player globali dell’e-commerce, che avrà un impatto significativo sull’economia locale. La formazione di magazzinieri qualificati rappresenta un investimento strategico per preparare il territorio a questa trasformazione. Grazie al programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) del PNRR, al quale si affiancano risorse comunitarie e il Fondo di Rotazione, a Jesi sono stati avviati ben 26 corsi». Sottolineano Maestri e Rocchi: «Questi corsi sono il risultato concreto di patti territoriali costruiti attraverso un ascolto attento delle esigenze locali, reso possibile dai tavoli di concertazione. Fondamentale in questo processo è stata la collaborazione tra pubblico e privato, con il contributo sinergico dei Centri per l’Impiego e degli enti formatori».