Jesi-Fabriano

Ambulanza schiacciata dal tir: denunciato per duplice omicidio stradale il conducente del mezzo pesante

Il conducente del tir è risultato negativo a tutti gli accertamenti tossicologici. Polstrada al lavoro per chiarire le cause della tragedia

Foto di repertorio

FALCONARA – Proseguono le indagini da parte della Polstrada di Ancona per far luce sulle cause del tragico incidente stradale di ieri sulla superstrada 76 del Val d’Esino in prossimità della rampa per l’autostrada dove un tir si è ribaltato schiacciando un’ambulanza e uccidendo due persone. Gli esami tossicologici cui è stato sottoposto, per prassi, il conducente del mezzo pesante – un ragazzo di 30 anni rumeno residente a Falconara – hanno accertato che al momento del sinistro non era sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Tutti gli esami tossicologici sono risultati negativi. Scongiurata anche l’ipotesi del malore. Restano dunque in piedi le ipotesi del guasto meccanico. Secondo la ricostruzione della Polstrada, nella curva che collega la ss76 al casello di Ancona nord dapprima si sarebbe inclinato il container – carico di balle di fieno da consegnare all’Interporto dove sarebbero dovute partire per Adu Dhabi – trascinando poi anche la motrice. In quell’inclinazione fatale sulla corsia opposta, il tir ha schiacciato l’ambulanza della Croce Rossa di Senigallia uccidendo l’autista e il paziente a bordo e ferendo un altro soccorritore, e urtando parzialmente un Suv Bmw che viaggiava sulla stessa corsia del mezzo sanitario. Il conducente del tir, illeso, è stato denunciato per duplice omicidio stradale e lesioni personali gravi. Il Tir e quel che resta dell’ambulanza sono stati posti sotto sequestro giudiziario. Intenso e difficile il lavoro degli inquirenti che devono ricostruire quei drammatici istanti prima dell’incidente che è costato la vita al giovane autista dell’ambulanza, Simone Sartini (28 anni) e al paziente che stava riaccompagnando a Senigallia, Cosimo Maddalo (83) dopo una visita all’ospedale di Torrette. Gli inquirenti, che hanno acquisito e aperto la scatola nera del tir, dovranno stabilire se il mezzo pesante – motrice e container – erano a norma, in regola con tutte le certificazioni richieste e soprattutto se la merce era trasportata in modo regolare per posizione e peso.