JESI – Continua a tenere banco la vicenda degli atti vandalici ai giardini pubblici, il cui video – caricato su youtube – è stato condiviso dal sindaco Massimo Bacci. Dopo Jesi in Comune, che ha contestato aspramente la scelta del Primo Cittadino, è la volta del Pd. «È un dato acquisito che la rappresentazione dei violenti rischia di alimentare la violenza stessa perché i protagonisti di questi comportamenti hanno bisogno di visibilità per alimentare il loro narcisismo – scrive il partito d’opposizione guidato in aula da Osvaldo Pirani -. Quindi non condividiamo la scelta del Sindaco che, se condivisibile ai fini della riprovazione sociale verso i violenti, rischia di produrre l’effetto opposto. Da questo fatto però la città può cogliere l’occasione per riprendere a riflettere su cosa si fa per l’infanzia (sempre più precoce in comportamenti e atteggiamenti) e i giovani. Si avvii allora una discussione articolata, che non si esaurisca nello spazio della cronaca e/o di una seduta di consiglio comunale. Si apra una discussione dove la competente commissione consiliare comunale ascolti in un congruo lasso di tempo, coloro che, a vario titolo, si relazionano volontariamente e professionalmente con la fascia di popolazione giovanile. Si creino, e questa sarebbe una novità, dei reali e proficui momenti di dialogo tra i giovani e le Istituzioni pubbliche: lavoro complesso ma non impossibile».
Così facendo, secondo il Pd, «scopriremo, probabilmente, che alcuni atti vandalici sono la punta di un iceberg, che il vero problema è costituito da fasce crescenti di giovani il cui disagio è sempre più nascosto e invisibile, che non arriva mai sui social. Sempre più giovani vivono una sorta di crescente isolamento sociale, quella che Don Luigi Ciotti chiama l’anoressia sociale. È necessario allora ascoltare, studiare e riflettere e poi progettare insieme definendo alcune priorità e non dare sfogo alle più ovvie banalità che aggravano i problemi e non li risolvono. Questo lavoro permetterà di ripensare alcuni servizi per i giovani su cui la precedente Amministrazione comunale non ha fatto alcuna verifica e riflessione negli ultimi cinque anni. Politiche giovanili che le varie amministrazioni comunali hanno sempre considerato una priorità senza però dare nulla per scontato, che necessitavano invece di essere sempre verificate e innovate. Crediamo che si sia perso un po’ di tempo su un fenomeno che ovviamente non interessa solo Jesi. Invitiamo l’attuale Giunta a uscire dallo status quo degli ultimi cinque anni rispetto a un fenomeno in profondo cambiamento». Il Pd si dice pronto a lavorare su queste proposte, «convinto che in città ci siano competenze e passioni per dialogare con i giovani e non dargli dei “boccatoni” come qualche elettore di Bacci auspicava nel suo profilo Facebook».
L’aver postato il video sui giovani che hanno danneggiato il monumento, a detta infatti della Casa del Popolo, «ha reso quei ragazzi degli oggetti di curiosità con giudizi privi di proposte. Noi crediamo invece che i giovani debbano invece diventare soggetti di nuova cittadinanza. Si creino, ma è un esempio tra i tanti, reali occasioni per impegnare i giovani a favore della collettività durante il periodo estivo ma rendendoli protagonisti realmente del loro impegno. Questo lavoro di comunità, è bene chiarire, non si improvvisa, necessita di formazione e tempi medio lunghi. Necessita cioè di un politica che non badi solo al risultato concreto e immediato come sembra andare molto di moda in questo momento». Il Pd chiede infine che l’assessorato ai servizi sociali riprenda «un ruolo proattivo» verso l’Azienda Servizi alla Persona.