Jesi-Fabriano

Anche il Pd contro la scelta di Bacci

Il Partito Democratico contesta la decisione del Primo Cittadino di Jesi di mettere su Facebook il video degli atti vandalici ai giardini pubblici. «La visibilità alimenta il narcisismo dei violenti»

Il capogruppo Pd, Osvaldo Pirani accanto ai consiglieri comunali Andrea Binci (cravatta celeste), Emanuela Marguccio (giacca verde) e Lorenzo Fiordelmondo (giacca marrone chiaro)

JESI – Continua a tenere banco la vicenda degli atti vandalici ai giardini pubblici, il cui video – caricato su youtube – è stato condiviso dal sindaco Massimo Bacci. Dopo Jesi in Comune, che ha contestato aspramente la scelta del Primo Cittadino, è la volta del Pd. «È un dato acquisito che la rappresentazione dei violenti rischia di alimentare la violenza stessa perché i protagonisti di questi comportamenti hanno bisogno di visibilità per alimentare il loro narcisismo – scrive il partito d’opposizione guidato in aula da Osvaldo Pirani -. Quindi non condividiamo la scelta del Sindaco che, se condivisibile ai fini della riprovazione sociale verso i violenti, rischia di produrre l’effetto opposto. Da questo fatto però la città può cogliere l’occasione per riprendere a riflettere su cosa si fa per l’infanzia (sempre più precoce in comportamenti e atteggiamenti) e i giovani. Si avvii allora una discussione articolata, che non si esaurisca nello spazio della cronaca e/o di una seduta di consiglio comunale. Si apra una discussione dove la competente commissione consiliare comunale ascolti in un congruo lasso di tempo, coloro che, a vario titolo, si relazionano volontariamente e professionalmente con la fascia di popolazione giovanile. Si creino, e questa sarebbe una novità, dei reali e proficui momenti di dialogo tra i giovani e le Istituzioni pubbliche: lavoro complesso ma non impossibile».

Così facendo, secondo il Pd, «scopriremo, probabilmente, che alcuni atti vandalici sono la punta di un iceberg, che il vero problema è costituito da fasce crescenti di giovani il cui disagio è sempre più nascosto e invisibile, che non arriva mai sui social. Sempre più giovani vivono una sorta di crescente isolamento sociale, quella che Don Luigi Ciotti chiama l’anoressia sociale. È necessario allora ascoltare, studiare e riflettere e poi progettare insieme definendo alcune priorità e non dare sfogo alle più ovvie banalità che aggravano i problemi e non li risolvono. Questo lavoro permetterà di ripensare alcuni servizi per i giovani su cui la precedente Amministrazione comunale non ha fatto alcuna verifica e riflessione negli ultimi cinque anni. Politiche giovanili che le varie amministrazioni comunali hanno sempre considerato una priorità senza però dare nulla per scontato, che necessitavano invece di essere sempre verificate e innovate.   Crediamo che si sia perso un po’ di tempo su un fenomeno che ovviamente non interessa solo Jesi. Invitiamo l’attuale Giunta a uscire dallo status quo degli ultimi cinque anni rispetto a un fenomeno in profondo cambiamento». Il Pd si dice pronto a lavorare su queste proposte, «convinto che in città ci siano competenze e passioni per dialogare con i giovani e non dargli dei “boccatoni” come qualche elettore di Bacci auspicava nel suo profilo Facebook».

L’aver postato il video sui giovani che hanno danneggiato il monumento, a detta infatti della Casa del Popolo, «ha reso quei ragazzi degli oggetti di curiosità con giudizi privi di proposte. Noi crediamo invece che i giovani debbano invece diventare soggetti di nuova cittadinanza. Si creino, ma è un esempio tra i tanti, reali occasioni per impegnare i giovani a favore della collettività durante il periodo estivo ma rendendoli protagonisti realmente del loro impegno. Questo lavoro di comunità, è bene chiarire, non si improvvisa, necessita di formazione e tempi medio lunghi. Necessita cioè di un politica che non badi solo al risultato concreto e immediato come sembra andare molto di moda in questo momento». Il Pd chiede infine che l’assessorato ai servizi sociali riprenda «un ruolo proattivo»  verso l’Azienda Servizi alla Persona.