Jesi-Fabriano

Amazon a Jesi, il presidente Acquaroli: «Trattativa in corso. Monitoriamo»

Il governatore a margine del Consiglio regionale ha parlato con i giornalisti del polo logistico di Amazon a Jesi spiegando che a suo parere c'è ancora possibilità e che la trattativa è in corso

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ANCONA – Per l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’hub Amazon a Jesi «manca l’accordo tra le due società che stanno trattando» ovvero tra Scannell, che gestisce gli aspetti immobiliari per conto del colosso americano dell’e-commerce, e Interporto, la società partecipata dalla Regione Marche e proprietaria di parte dei terreni sui quali dovrebbe nascere il polo logistico. Ne ha parlato con i giornalisti a margine del Consiglio regionale il governatore Francesco Acquaroli.

Sulla vicenda negli ultimi giorni si sono sollevate alcune polemiche da parte dell’opposizione (Pd) e il pressing degli industriali marchigiani con la presa di posizione di Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Ancona Marche.

Il presidente della Regione Marche ha puntualizzato che «molti risultati sono stati già raggiunti, a partire da tutte le autorizzazioni» fra le quali ha citato la Via, la Vas, la valutazione della Soprintendenza e altri passaggi burocratici, «ad oggi manca l’elemento più importante: l’accordo tra le due società, che quando sarà raggiunto, spero quanto prima, porterà alla realizzazione di un importante hub con una valenza interregionale».

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

Secondo Acquaroli, la trattativa è ancora in corso, come testimoniato anche da «una lettera che mi ha inviato il presidente di Interporto», un elemento che «induce a pensare che margine possa esserci» come anche «un interesse delle parti ad andare avanti». E questa per il governatore potrebbe essere la settimana decisiva per chiudere il cerchio. «Come Regione Marche – sottolinea – abbiamo fatto tutto il possibile, ma non possiamo e non vogliamo entrare nella gestione diretta della vicenda».

Acquaroli ha ricordato a tal proposito che la Regione ha «fatto di tutto per sostenere l’operazione» che significa anche il rilancio di Interporto, «società costata 120 milioni ai marchigiani, che poco più di un anno fa era sull’orlo del baratro, poi salvata e rilanciata con 8 milioni di euro in una delibera del maggio 2021. Abbiamo fatto un lavoro enorme per rilanciare Interporto. Oggi c’è questa opportunità e le trattative sono in capo a Interporto, noi monitoriamo quotidianamente».