ANCONA – Le Marche sono un territorio «dove tutto sommato fenomeni drammatici di criminalità e pericolo per l’ordine pubblico non vi sono, ma vi sono dei rischi concretissimi sui quali occorre esercitare la massima vigilanza». Così il nuovo procuratore generale della Corte d’appello Roberto Rossi, insediatosi ieri 23 gennaio ad Ancona.
Umbro di Assisi, ex procuratore di Arezzo, il nuovo pg ha parlato con i cronisti di «rischi di infiltrazione della criminalità organizzata particolarmente in situazioni nelle quali si prospettano importanti finanziamenti pubblici, sia per le questioni post terremoto e per la recente inondazione (15 settembre, ndr) e il piano di investimenti del Pnrr. Sono tutte situazioni che attraggono».
«L’attenzione è altissima» ha aggiunto, riferendosi ai «fenomeni di riciclaggio, di inserimento negli appalti e nei finanziamenti pubblici» e «la procura generale nella sua funzione di coordinamento e di supporto alle procure distrettuali e circondariali può svolgere un compito importante e sicuramente sarà mia cura svolgerlo nel migliore dei modi».
«Sono consapevole dell’impegno chi mi accingo ad assumere – ha detto -. Garantisco il massimo del mio impegno per corrispondere a questo incarico, in modo più opportuno, onorevole e più efficace. Sono entusiasta di questo incarico e spero di svolgerlo nel migliore dei modi possibili».