Jesi-Fabriano

Andrea Cardinali, il paracadutista jesino vice campione mondiale 2023. Ad agosto in Norvegia per gli Europei

Il sergente maggiore dell'Esercito è capitano della nazionale italiana assoluta di paracadutismo. A Voss si lancerà da 4200 metri per conquistare il titolo europeo

Andrea Cardinali, sergente maggiore dell'esercito (foto Instagram)

JESI – Carta d’identità: Andrea Cardinali, classe ’83, di Jesi. E sulla professione, beh, si potrebbe dire che fa paracadutismo. Ma a dir la verità dovremmo dire che è campione d’Europa 2022 di paracadutismo e vice campione mondiale 2023. Per dirla con una battuta, potremmo scrivere che c’è da stare coi piedi per terra. Anzi no, con la testa per aria.

Come quando Andrea si tuffa dall’aereo da un’altezza di 4200 metri. Ha tutto il mondo ai suoi piedi, sguardo sul pianeta e giù nel vuoto, a volare tra le stelle. Cardinali, che ha da sempre vissuto nelle Marche fino al trasferimento per via dell’arruolamento nell’Esercito, qui – a Jesi – torna spesso e qualche giorno fa è stato persino ricevuto dal sindaco, Lorenzo Fiordelmondo.

Jesi, d’altronde, è la sua casa e chi lo conosce sa che nella sua città natale c’è ancora la sua famiglia. Quando non è nelle Marche, Cardinali è in Toscana. Il sergente maggiore dell’Esercito appartiene infatti alla “Brigata paracadutisti Folgore” ed è di stanza a Pisa, al Reparto attività sportive.

Figlio di Dino Cardinali, paracadutista dell’Aeronautica tra i primi a portare questa disciplina nelle Marche (e fondatore dell’attuale scuola di paracadutismo di Fano, ndr), Andrea è praticamente nato in aeroporto. Dopo aver frequentato l’istituto tecnico industriale Marconi di Jesi, Cardinali studia lettere moderne tra Macerata e Bologna, per poi laurearsi in Scienze politiche.

L’arruolamento nell’Esercito arriva a circa 22 anni: tra le file di una delle più antiche forze armate, diventerà un vero e proprio atleta. Ad agosto, tra il 20 e il 27, Cardinali si troverà a Voss, in Norvegia, per i campionati europei di paracadutismo.

Il sergente gareggerà outdoor (cioè, per intenderci, si lancerà dall’aereo, ndr). Per chi non lo sapesse, infatti, il paracadutismo può essere fatto anche con la modalità indoor, all’interno di un’apposita struttura. Peraltro, l’unica disponibile, in Italia, si trova a Milano.

Il tuffo di Andrea Cardinali, sergente maggiore dell’Esercito, da 4200 metri di altezza (da Instagram)

Ma torniamo a noi: Cardinali – orgoglio marchigiano – ricopre il ruolo di capitano della Nazionale italiana assoluta di paracadutismo, formata da quattro atleti dell’Esercito. Quindi sì, indossa la maglia del suo corpo di appartenenza, ma è un azzurro a tutto gli effetti.

Quando non deve prepararsi per le gare, il sergente maggiore addestra, in qualità di istruttore militare di caduta libera, gli operatori dei reparti speciali dei vari corpi e forze armate, ovvero quei militari che poi verranno impiegati in delicatissime missioni in Italia e all’estero. Pensiamo, ad esempio, agli incursori della Marina militare, al Gis dei carabinieri (il Gruppo d’intervento speciale), o al Nocs della polizia (Nucleo operativo centrale di sicurezza).

Insomma, nervi saldi e barra dritta, per Cardinali la vera sfida, ora, è la Norvegia. L’appuntamento è quindi a Voss, tra qualche giorno: non resta che lanciarsi e augurare il meglio a un ragazzo che ha iniziato a saltare a 17 anni e che è riuscito a coronare il suo sogno azzurro con la maglia della nazionale italiana.

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