Jesi-Fabriano

Andreea, le candeline dei 30 anni in cielo. Toccante l’augurio della madre

Ieri la madre ha voluto acquistare una torta-unicorno per la sua piccola, spegnendo simbolicamente lei le candeline

Andreea Rabciuc, a destra, e la mamma
Andreea Rabciuc, a destra, e la mamma

JESI– «Ciao Andry, oggi avresti compiuto 30 anni… un traguardo importante nella vita di tutti noi. Sembra impossibile non poterti vivere e che tu non sia più qui…». Inizia così, con un messaggio della madre carico di dolcezza, nel giorno del suo compleanno, il ricordo di Andreea Rabciuc, la ragazza di origini romene scomparsa il 12 marzo 2022 dopo una burrascosa serata con l’ex fidanzato Simone Gresti e altri due amici in una roulotte sulla Montecarottese e i cui poveri resti sono stati rinvenuti due anni dopo, lo scorso 20 gennaio, in un casolare a neanche un km di distanza.

Ieri 7 dicembre Andreea avrebbe compiuto 30 anni. Ma non lo farà, resterà sempre giovane e bella come nelle foto che la ritraggono felice e sorridente, che mamma Georgeta ha messo davanti alla torta-unicorno dedicata alla sua bambina, di cui lei simbolicamente ha spento le candeline. Una torta colorata per i 30 anni della sua piccola, che la madre sente ancora accanto. «Anche se sento che ci sei, tu sei nell’aria che respiro… Bambina mia mi manchi da morire e il pensiero che non si faccia giustizia mi opprime».

La Procura in base all’analisi dei resti, ha chiuso le indagini affermando che Andreea in quel casolare si è tolta la vita impiccandosi a una trave. Ma a questa versione la madre non vuol credere. Georgeta sa nel suo cuore che ci sono dei responsabili per la morte della figlia. Non li nomina direttamente, ma ne è fermamente convinta. «Un mostro, un orco togliendoti il sorriso ha fatto in modo che non possa più abbracciarti e accarezzarti come facevamo sempre quando eravamo insieme. Niente ti riporterà da me, ma spero che il responsabile non possa più fare del male ad altre donne. Buon compleanno amore mio, so che sei con i tuoi nonni e che festeggi con loro il tuo compleanno… e sono sicura che il Signore ti ha coperto con la sua luce. A noi rimarrà il tuo ricordo, un ricordo che continuerà per sempre ad alimentare le nostre vite».

L’unico indagato per la morte di Andreea è Simone Gresti, 46 anni, ex fidanzato della giovane. Nel suo diario, Andreea aveva scritto delle continue vessazioni subìte da Simone che la controllava in modo ossessivo, togliendole spesso il telefono come aveva fatto anche quella maledetta ultima sera di vita della ragazza. L’aveva ridotta in uno stato di prostrazione psicofisica, dovuta anche al consumo di droghe che lui stesso le procurava. In diversi passaggi, Andreea riporta le frasi pesanti che il compagno le rivolgeva: «mi fai pietà, non sei niente», «ammazzati». Andreea si era anche rivolta a un centro antiviolenza.

Gresti è indagato per maltrattamenti in famiglia e istigazione al suicidio. Cadute le accuse di sequestro di persona e omicidio volontario. Per lui il 6 febbraio si aprirà il processo con rito abbreviato per spaccio di cocaina.