MONTECAROTTO – «Andreea è viva, interagisce sui social mettendo like e scaricando su YouTube canzoni in rumeno. Usa le mie password». Ne è convinto Simone Gresti, 43enne fidanzato di Andreea Rabciuc, la 27enne di origini rumene scomparsa dal 12 marzo. Oltre un mese di buio in cui della ragazza non si hanno più notizie. E se le ricerche da parte dei Carabinieri della Compagnia di Jesi proseguono serrate, il Pm Irene Bilotta della Procura di Ancona ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di sequestro di sequestro di persona. Al momento l’unico nome a essere iscritto nel registro degli indagati è quello di Simone Gresti, il fidanzato di Andreea e ultima persona ad averla vista. Oltretutto, la sera della scomparsa la coppia l’aveva passata a litigare animatamente di fronte ad altre due persone, che hanno riferito poi agli investigatori che Andreea, molto arrabbiata, si è incamminata da sola sulla Montecarottese.
Da lì inizia il giallo.
Le indagini procedono dunque su due filoni: quello dell’investigazione pura e dell’analisi scientifica dei luoghi (il casolare sulla Montecarottese e la roulotte dove Andreea, il fidanzato e altri due hanno trascorso la serata dell’11 marzo fino alla mattina del 12, quando è scomparsa) e dei mezzi (sia l’Audi di Simone che la Fiat Panda della madre) tutto sottoposto a sequestro penale, e l’analisi volta a scandagliare la “terra di mezzo”, quel mare che è Internet e di cui Andreea era abile. La Procura ha affidato l’incarico all’analista forense Luca Russo che in 60 giorni dovrà passare al setaccio cinque telefoni cellulari sequestrati a Simone Gresti e ad altre 3 persone a lui vicine. Dovrà visionare chat, conversazioni, contatti. Recuperare ciò che è stato rimosso o cancellato per scoprire se in quelle chat cancellati si nasconde la chiave per risolvere il mistero. Al vaglio dell’esperto anche il tablet e il computer di Simone Gresti, sequestrati in casa dei genitori. Russo dovrà poi visionare i suoi profili Facebook, sia quello personale che quello in comune con la ragazza di cui lei aveva le password di accesso. Sotto la lente d’ingrandimento dell’analisi tecnico-scientifica anche i profili social di Andreea dove, secondo Simone, sarebbero stati caricati video di lei che accarezza il cane e che risulterebbero recenti, prova tangibile che sia viva e vegeta. Ma non basta. Simone ha mostrato anche dei like e delle canzoni in rumeno scaricate dal canale YouTube, l’ultima il 17 marzo alle 20,57 asserendo di non essere stato lui. «Per me il caso è chiuso, interagisce, respira e posta», aveva detto ai microfoni di “Chi l’ha visto?” nella puntata di mercoledì scorso (13 aprile) dicendosi sicuro che magari Andreea si stesse nascondendo. Sarà dunque l’analista forense Russo a dover scandagliare quel mare oscuro della rete e capire se è davvero Andreea a entrare nel profilo del ragazzo e a dare piccoli segnali della sua presenza, oppure se il profilo è stato hakerato o clonato.
Potrebbe risultare importante, alla luce anche dei numerosi contatti social che la ragazza aveva, sentire la testimonianza dell’ex fidanzato Daniele, con cui la giovane aveva chattato anche la sera della scomparsa dicendogli di venire a prenderla. Daniele potrebbe essere sentito già nei prossimi giorni dai Carabinieri di Jesi come persona informata dei fatti. E sempre ai social, a Messenger, Andreea aveva affidato il compito di mantenere il filo rosso del legame con il padre, Marcel, che da vent’anni vive in Spagna. L’uomo è stato contattato dalla figlia verso le 4,20 della notte tra l’11 e il 12 marzo, ma a quella chiamata non ha risposto perché dormiva. Ha tentato di richiamare la figlia il giorno dopo, il 12 marzo, verso mezzogiorno, senza avere risposta. Due settimane prima, la ragazza gli aveva confidato in un messaggio di «non trovarsi bene con il suo fidanzato e che era finita nei guai per colpa sua, aveva dei problemi», senza specificare che tipo di problemi. Il padre ha iniziato a preoccuparsi quando ha visto la trasmissione “Chi l’ha visto?” allora ha deciso di farsi vivo.
Certamente, il caso di Andreea sta tenendo tutti col fiato sospeso e sulla Vallesina si sono accesi i riflettori della stampa nazionale ed estera: anche dalla Romania, quotidiani e rotocalchi si stanno interessando del giallo sulla sua scomparsa.