ANCONA- Dalle ultime notizie che giungono in ambito nazionale, il nuovo Sottosegretario allo sport scelto dal Premier Mario Draghi dovrebbe essere l’ex campionessa di scherma Valentina Vezzali. L’atleta marchigiana, nata a Jesi il 14 febbraio del 1974, ha conquistato nel corso della sua luminosa carriera sei ori olimpici, 16 titoli mondiali, 13 europei ed è stata portabandiera della delegazione italiana alle Olimpiadi di Londra 2012. Attualmente cura il settore giovanile delle Fiamme Oro ed aveva già ricoperto politici come parlamentare di Scelta Civica nel 2013 dell’allora leader Mario Monti.
«Valentina conosce lo sport»
Chi conosce bene la Vezzali è Stefano Angelelli, presidente regionale della Federscherma: «Valentina la conosco da tantissimi anni, praticamente da quando ha iniziato a fare scherma. Ero lì in palestra con il maestro Ezio Triccoli, che per lei ha rivestito una grande importanza non solo in ambito sportivo, e già si vedeva che era molto sveglia. Aveva qualcosa di diverso rispetto alle altre, e il livello complessivo era già di per sé molto alto».
Nel corso degli anni il suo carattere ha subito una logica maturazione, derivante perlopiù dalla sua carriera: «Si è trasformata ma la sua voglia di vincere è rimasta. Ha sempre pensato alla scherma come una delle cose più importanti della sua vita e l’ha sfruttata al massimo in termini di passione. Per tutti questi motivi ritengo che sia più che adatta al ruolo in quanto conosce lo sport come pochi. Ha vissuto e partecipato a tantissime Olimpiadi, la maggior parte le ha vinte e merita questo ruolo». E infine: «E’ un orgoglio per le Marche e per la scherma. Le auguro il meglio».
«Persona generosa che non si è mai tirata indietro»
Andrea Carloni, presidente dell’Ussi Marche e del Panathlon di Ancona, racconta la Valentina Vezzali sportiva ma anche donna mettendo in risalto alcuni lati del suo carattere: «La conobbi che avrà avuto 15-16 anni e io facevo le prime trasmissioni all’Osteria della Cuccagna. Addirittura per un compleanno gli feci trovare un parrucchiere. Valentina è la classica ragazza, donna e atleta che si è fatta da sola per merito del suo carattere determinato e dell’innato talento. In tutti gli ambiti si è sempre dimostrata una persona generosa che non si è mai tirata indietro. Ad esempio, io sono socio fondatore della Fondazione Cardinaletti a Jesi e lei è socia onoraria mettendosi sempre e costantemente a disposizione».
Sul nuovo ruolo pochi dubbi e qualche altro aneddoto: «Veniamo dall’esperienza di Spadafora in cui lui stesso ha ammesso di non essere un amante dello sport al momento della nomina. Per capire le competenze di Valentina bisogna andare indietro nel tempo. Lei già in tempi non sospetti portò avanti una battaglia per equiparare i premi monetari tra uomini e donne per chi vinceva le medaglie. Fu già politica, mettersi a capo di una battaglia, lottare per le pari opportunità. Valentina è preparata, lo scetticismo che qualcuno ha manifestato sulla sua nomina non lo capisco proprio. E’ totalmente fuori luogo».