Jesi-Fabriano

Angeli di Rosora, il fiume Esino in piena restituisce un cadavere

Si tratta di un 82enne residente nella zona. L'anziano è caduto nel fiume. Deve essere scivolato o è stato colto da malore

ROSORA – Un cadavere galleggiante nel fiume Esino, ad Angeli di Rosora, ben visibile dal ponte che collega l’uscita Apiro-Mergo della superstrada 76 a via Roma. L’allarme è scattato oggi pomeriggio verso le 18. A lanciarlo, una donna che stava facendo una passeggiata sul ponte e si è accorta di quel corpo riverso nelle acque melmose. Immediatamente, la mente è corsa veloce alle vittime e ai dispersi della tremenda alluvione che ha devastato Senigallia e il suo hinterland. Si è ipotizzato sui social che potesse trattarsi del corpo di un bambino, ma in realtà dai primi riscontri delle autorità quella ipotesi è stata subito scartata. Avvicinandosi, era evidente che si trattava di un uomo, di un adulto. Ma solo successivamente, quando i Vigili del fuoco con l’ausilio dell’elicottero, lo hanno ripescato e depositato a riva, si è potuti giungere alla sua identificazione. Scartato dunque ogni collegamento con i dispersi e le vittime dell’alluvione.

Si tratta di un 82enne residente nella zona. Non erano state presentate denunce di scomparsa poiché i familiari lo avevano visto uscire in mattinata e andare a piedi verso la loro casa di campagna, in località Sant’Elena. Ci andava spesso, trattenendosi per delle ore, forse per curare l’orto. Per questo la sua assenza non deve averli impensieriti. Fino al pomeriggio, quando sui social e in paese si è iniziato a parlare di un cadavere nel fiume. Sul posto sono intervenuti oltre ai vigili del fuoco anche il 118, la Croce verde di Serra San Quirico e i Carabinieri. Si è recato personalmente a verificare la situazione anche il Comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi capitano Elpidio Balsamo. C’era anche il sindaco Fausto Sassi.

Il cadavere è stato ripescato grazie all’elicottero dei Vigili del fuoco che con manovre espertissime, ha calato un operatore col verricello che lo ha recuperato, imbragato e adagiato sul terreno vicino al ponte. La strada è rimasta chiusa durante le operazioni di identificazione. Secondo la ricostruzione della dinamica, deve essersi trattato di un incidente. Forse l’anziano deve essere andato a vedere la piena del fiume, che scorre vicinissimo alla casa in campagna. Può essere scivolato o ha avuto un malore. È caduto nel fiume e lì è rimasto per delle ore, finché quella donna non lo ha notato.

L’autorità giudiziaria, accertata la natura del decesso, ha disposto l’immediata restituzione alla famiglia che procederà con la sepoltura.