CASTELPLANIO- Più triste di sempre, l’anniversario della scomparsa di Carlo Urbani, il medico-eroe di Castelplanio che per primo identificò e classificò la Sars (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) o “polmonite atipica”, la malattia al centro dell’epidemia esplosa tra il 2002 e il 2003 che provocò 774 vittime accertate. Urbani contrasse la Sars e morì a Bangkok il 29 marzo 2003.
Difficile riuscire a celebrare quell’anniversario, con tutto il dolore che in questi giorni drammatici sta travolgendo di nuovo la famiglia Urbani, colpita al cuore dalla scomparsa prematura della figlia minore, Maddalena di soli 20 anni. Per rispetto della famiglia e a causa della pandemia e delle restrizioni imposte, questo 18esimo anniversario è stato vissuto nel silenzio. «L’Associazione Italiana Carlo Urbani-Aicu in occasione di questo anniversario nell’impossibilità di organizzare eventi a causa della pandemia – si legge su una breve nota postata dalla onlus sulla pagina Facebook – aveva pensato di raccogliere piccole video testimonianze. Il grave lutto che ha colpito la famiglia, rafforza questo desiderio. Con questa dedica, per entrambi: “Mai nessuno s’è smarrito. Tutto è verità e passaggio”. La prima clip che pubblichiamo è quella inviata dai coniugi e medici di Ferrara, Anna e Gabriele Guerzoni». I coniugi raccontano di non aver conosciuto il dottor Carlo Urbani se non attraverso la sua famiglia, la moglie Giuliana Chiorrini e i tre figli Tommaso, Luca e Maddalena, con cui il medico aveva voluto condividere la sua missione e la sua vita.
Recentemente insignito della Gran Croce d’Onore dell’Ordine della Stella d’Italia alla memoria, Urbani riuscì ad imporre, tra l’altro, il blocco delle frontiere per evitare la diffusione del contagio. Oggi (martedì 30 marzo), con un giorno di ritardo rispetto all’anniversario della scomparsa di Carlo Urbani, nelle Marche sarà celebrata la prima Giornata dei camici bianchi in memoria di Carlo Urbani, istituita con legge regionale 2020. Il Consiglio regionale si riunirà alle 10, per ricordare la figura del medico-eroe e valorizzare il lavoro e anche il sacrificio di tanti medici in lotta contro il Covid-19. Una giornata per celebrare il merito degli uomini e della scienza nel contrastare la pandemia, ora che con i vaccini si è arrivati a vaccinare già il 30% della popolazione. Ad aprire i lavori, il presidente del consiglio regionale Dino Latini, seguiranno poi gli interventi del sindaco di Castelplanio Fabio Badiali, del professor Giorgio Scalise primario dell’Unità operativa malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona, il direttore dell’Inrca Gianni Genga (ex collega di Carlo Urbani all’ospedale di Macerata), il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi Odontoiatri di Ancona Fulvio Borromei e il virologo Roberto Burioni. Mancherà, per il lutto che ha colpito la sua famiglia, il presidente Aicu Tommaso Urbani. Le conclusioni, al presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli. Coordina gli interventi il giornalista Luca Falcetta, sono previsti intermezzi musicali del maestro Marco Santini.
Appena Tommaso Urbani, primogenito di Carlo Urbani e Giuliana Chiorrini, farà ritorno a Castelplanio dalla Repubblica Centrafricana dove si trova in missione come referente della logistica umanitaria per Medici senza Frontiere, la famiglia potrà organizzare l’ultimo saluto a Maddy. La ragazza sarà salutata con una cerimonia nella Casa del Commiato di Bondoni (via dell’Industria a Castelplanio) in forma privata, anche a causa delle normative legate alla pandemia. Poi, più avanti la famiglia organizzerà un saluto pubblico che possa riunire i tanti amici veri che Maddy ha, non solo nelle Marche e che adesso non potrebbero partecipare a causa della zona rossa.