JESI – Arma in lutto per la scomparsa del brigadiere Giuseppe Mela, spentosi ieri a 58 anni a seguito di una malattia. La notizia del decesso ha raggiunto amici e colleghi, destando grande commozione. Originario di Tuturano, nel Brindisino, si era arruolato negli anni ’80. Aveva prestato servizio alla Stazione Carabinieri di Jesi all’inizio degli anni ’80 e proprio a Jesi aveva scelto di vivere insieme alla sua famiglia.
Poi il trasferimento nel 1989 alla Compagnia di Senigallia in servizio al Radiomobile e infine, negli ultimi anni di servizio, al Comando carabinieri per la Marina di Ancona dove ha raggiunto la pensione nel 2019. Uomo mite, umile, semplice ma sempre accogliente, lascia nel dolore la moglie Giuseppina, il figlio Mario, la mamma Franca, i fratelli Salvatore, Mario e Guido, i parenti e tanti colleghi. La camera ardente è stata allestita presso la Casa del commiato David Icof (via Salvemini), i funerali saranno celebrati domani (lunedì 16 gennaio) alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Martire. Poi, l’ultimo viaggio al cimitero comunale dove riposerà.
Belle le parole che qualche anno fa, in occasione della festa del papà e dell’onomastico, gli aveva rivolto il figlio Mario, così fiero di quel padre in divisa sempre attento e premuroso. «Consapevole di essere figlio di un carabiniere, di un papà che si sveglia alle 5 di mattina per fare il suo dovere, quel papà che da piccolo vedevo partire per mesi e ritornare da una missione, figlio di un carabiniere, consapevole dei pericoli che ha affrontato… Quel papà che da piccolo mi veniva a prendere con la divisa e sì! Ti vedevo come un supereroe, e ancora oggi lo penso. A te papà che mi hai insegnato ad avere i vostri valori, ragionare bene sulle cose, a trasmettere i vostri pensieri, perché crescere con un papà carabiniere è questo, imparare a stare attenti su tante problematiche, essere prudenti nel prendere decisioni, avere la consapevolezza di ragionare su quello che si vuole fare, essere capaci di difendersi. Onore a te papà».