Jesi-Fabriano

Arpa Marche, chiude il numero verde. Il Comitato per la Vallesina: «Oltraggio ai cittadini»

Il Comitato per la Vallesina scrive: «L’Arpam chiude il numero verde, unico strumento, negli orari di chiusura uffici che i cittadini avevano a disposizione per chiedere aiuto»

Da Pixabay di Guvo59

Sul portale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Marche, alla voce “emergenze ambientali” si legge: «Qualora si rendessero necessari interventi emergenziali da parte di ARPAM, che per le competenze dell’Agenzia non possono essere sollecitati direttamente dai singoli cittadini, essi sono attivati a supporto e dietro richiesta delle diverse autorità competenti, secondo le procedure e modalità con queste stabilite. Il numero verde ARPAM, pertanto, non è più attivo per la gestione delle emergenze ambientali; per segnalazioni urgenti al di fuori dell’orario di lavoro è possibile rivolgersi alle autorità competenti (Comune, Carabinieri e Forze di Polizia, Guardia Costiera e Capitanerie di Porto e così via) che provvederanno ad attivare i servizi di pronta disponibilità dell’Agenzia attraverso un canale appositamente dedicato».

Il Comitato per la Vallesina scrive: «Incredibile la notizia della chiusura del numero verde Arpam a partire dal 1 Novembre. I cittadini membri del Comitato per la Vallesina erano soliti, quando la puzza proveniente dagli
allevamenti Fileni diventava insopportabile, chiamare il Numero Verde dell’Arpam per segnalare i loro disagi in modo circostanziato indicando l’intensità del disagio e le ore in cui si manifestava. Per circa due anni questo sistema di segnalazioni è andato avanti ed ha convinto i Giudici della Procura prima e poi del Tribunale di Ancona della serietà del problema. Sono stati emessi infatti ben quattro Decreti Penali di condanna riguardanti le emissioni odorigene degli allevamenti di Ponte Pio, Ripabianca, Cannuccia nel Comune di Jesi e di Monte Roberto che certificano l’esistenza del reato di getto pericoloso di cose ex Art. 674 del Codice Penale. Di fronte a questa espressa certificazione da parte degli organi giudiziari, cosa ci si dovrebbe aspettare da parte dell’Ente per legge deputato ai controlli ambientali? Ci si sarebbe aspettato una intensificazione dei controlli ed una aumentata disponibilità nei confronti dei disagi dei cittadini,
disagi che anche la giustizia ha riconosciuto reali. Ed invece NO! L’Arpam chiude il numero verde, unico strumento, negli orari di chiusura uffici e nei fine settimana oltre che nelle festività, che i cittadini avevano a disposizione per chiedere aiuto all’Arpam, per segnalare emergenze ambientali tra cui “inquinamento dell’atmosfera qualora si
manifesti sotto forma di episodi acuti e/o particolarmente gravi di disagi olfattivi”. Viene ancora una volta dimostrato il disprezzo per i disagi dei cittadini, da parte di un Ente che invece dovrebbe nello specifico scusarsi con loro per le proprie mancanze presenti e passate».

Che conclude: «La cessazione del Numero Verde è l’ennesimo oltraggio fatto ai cittadini, e qui parliamo di tutti i
cittadini e non solo quelli del Comitato per la Vallesina, da parte di uno Stato che ha perso qualsiasi
interesse alla tutela dei diritti fondamentali come la salute, l’ambiente ed il benessere ma che tutela
solamente gli interessi particolari di imprenditori attenti solo al loro profitto. Ancora una volta non si
risolve il problema ma si nasconde il problema!»

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