JESI – Aveva rubato di tutto e di più incominciando da Napoli, dal 2009 al 2015, con scippi e rapine.
Poi si era trasferito nella nostra regione dove aveva continuato a delinquere sulla costa tra Ancona e Macerata. E poi a Jesi.
A Napoli era finito in carcere per tre anni poi aveva fatto perdere le sue tracce. A riconoscerlo i filmati delle video camere di sorveglianza dopo i vari furti e le testonianze delle vittime.
Si tratta di un uomo di 32 anni, tale Mohamed, chiamato anche Raka, ma ha fornito ben 12 altri nomi, alias, che per ora dovrà rispondere di una trentina di furti. Ora è in carcere a Montacuto a disposizione di due Procure, quella dorica e quella di Macerata. A Jesi, tra l’altro aveva colpito, nel maggio scorso, al Famila.
Gli agenti del Commissariato di Jesi, diretti dal vice questore Michele Morra, lo hanno “beccato” ieri, in un appartamento in via Gallodoro, abitato da una ragazza, 26 anni, agli arresti domiciliari, dopo aver circoscritto la zona. Erano già sulle sue tracce.
Si era nascosto in un armadio.