JESI – Una mostra per sei, ma non chiamiamola collettiva. Gli artisti in questo caso non stanno solo insieme, bensì creano relazioni. “Diversamente abili” a cura di Giancarlo Bassotti e Giuseppe Salerno non ha niente a che vedere con la disabilità: «Capita sempre più spesso di vedere, in questa società, persone che fanno cose senza senso o che dicono cose senza senso – spiega Salerno – Penso alle centinaia di foto che mettiamo in rete senza farne una cernita o alla definizione di “diversamente abile” che indica semplicemente una diversità. Ecco perché artisti diversi sono abilità diverse».
La mostra è visitabile al civico 46 di corso Matteotti (orario 18.30-20.30 e 21.30-23.30) fino al 30 luglio prossimo. In mostra le opere diverse per tecnica di Angelo Accadia, Massimo Bardelli, Guglielmo Girolimini, Lughia, Gabriele Mazzara e Luigi Pennacchietti. Dopo questa occasione insieme per i sei ci sarà uno spazio personale «in cui porteranno lavori diversi, eseguiti con tecniche differenti, insomma abilità diverse. L’artista necessita di esprimersi quindi non è vincolato dallo strumento». Si vuole mettere insieme le relazioni e l’arte, non è un compito arduo di questi tempi? «L’arte è l’unica ad avere questa capacità perché è libera espressione di libero pensiero – continua Salerno – Ci mette in condizione di dover ragionare stabilendo un rapporto diverso con il pubblico».