Jesi-Fabriano

L’artigianato stenta a ripartire

La Confartigianato pubblica i dati del primo trimestre. Trend negativo per il comparto in Vallesina. Carancini: «Poca liquidità, troppa burocrazia»

Giuseppe Carancini e Silvano Dolciotti della Confartigianato

JESI – L’artigianato non ingrana la marcia della ripresa e stenta a ripartire. È la Confartigianato a scriverlo, evidenziando le notevoli difficoltà del settore a lasciarsi alle spalle la crisi.

«Non si aprono spiragli significativi sulla condizione della micro e piccola impresa della Vallesina – dichiara Giuseppe Carancini, Segretario della Confartigianato di Jesi – il trend è ancora in negativo così come lo scenario produttivo e dei servizi, ingessato dai tanti ostacoli che ingabbiano la voglia di fare impresa e la propositività degli imprenditori».

Secondo una elaborazione dell’Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere al primo trimestre sono 52 le attività artigiane del territorio che già hanno chiuso i battenti, 36 le nuove iscrizioni per un saldo negativo di -16. I settori più in difficoltà risultano essere le costruzioni (-11 al primo trimestre) e i servizi alle persone (-9).

«Non ci discostiamo di molto dalla situazione di un anno fa – continua Giuseppe Carancini della Confartigianato – quando, nel corrispettivo periodo, analogamente 52 imprese dell’artigianato avevano chiuso, 41 si erano iscritte, per un bilancio in rosso di -11. Gli ostacoli che frenano le imprese e ne ostacolano la ripartenza sono la difficoltà dell’accesso al credito, l’eccessiva burocrazia, la pressione fiscale insostenibile. Fattori che non aiutano neanche chi, nonostante tutto, ci prova, come le start up».

Le micro e piccole imprese artigiane, pur rappresentando la spina dorsale dell’impianto economico e sociale locale, sottolinea ancora l’associazione di categoria, «si ritrovano strette tra un aumento sproporzionato dei costi di gestione di azienda e l’impossibilità di avere a propria disposizione la liquidità necessaria a coprire le spese e a investire. Per fare un passo in avanti in questa situazione di questo stallo chiediamo misure di sostegno  delle attività artigiane, che sono alla base della produttività del territorio, per portare alla creazione di nuovi posti di lavoro, al recupero di competitività, alla crescita del mercato».