JESI – «Invito tutti i candidati sindaci ad approfondire la realtà dell’Asp e il ruolo che ha avuto questa Azienda, nel corso degli anni, nello svolgere un’azione programmata nell’intera Vallesina e non solo, creando progetti e percorsi ed erogando servizi che mai avrebbero potuto essere realizzati individualmente, come il caso degli ultimi 4,6 milioni assegnati con i bandi del Pnrr». Così Gianfranca Schiavoni, neo presidente dell’Asp Ambito 9, nel mezzo di una campagna elettorale in cui il tema è molto presente.
Dice Schiavoni: «Mai come adesso il territorio ha ricevuto, grazie all’Asp, servizi sociali così avanzati per anziani, persone con disabilità, minori, famiglie in marginalità economica e sociale, migranti, per cui rappresenta uno dei primi centri di gestione a livello nazionale. Oggi l’Asp promuove anche progetti di sensibilizzazione nei confronti dei giovani all’interno delle scuole intercettando e prevenendo le dipendenze patologiche dalla tecnologia, nei confronti del gioco d’azzardo, patologie nuove e urgenti da gestire, prevenzione contro la violenza di genere; mai come oggi ogni Comune, anche il più piccolo, ha potuto contare su assistenti sociali qualificati/e che hanno garantito una presenza costante e tempestiva nei confronti di ogni urgenza. Non riconoscere questo significa essere distanti anni luce dalla realtà del territorio e tra l’altro mortificare le tantissime professionalità presenti in Asp che, seguendo le linee di indirizzo condivise tra i 21 Comuni, stanno davvero svolgendo un lavoro straordinario».
Prosegue la presidente: «Da appena un mese sono stata chiamata alla guida di questa Azienda e tanto mi è bastato per capire perché questa realtà sia un modello a livello nazionale. La scelta vincente, che pone l’Asp accanto a città metropolitane come Roma e Milano, nasce proprio dall’unione dei Sindaci dei 21 Comuni che politicamente e in maniera armonica, coadiuvati anche dalle figure istituzionali del Presidente e del Direttore, riescono ad attrarre risorse finanziarie ingenti, altrimenti impossibili da ottenere, creando di anno in anno servizi sempre migliori sul territorio. Certo che ci sono ambiti su cui si sta lavorando e su cui bisogna migliorare l’intervento, ma l’Asp non ha detto di aver concluso il suo percorso; l’adesione ai bandi è testimonianza di nuovi progetti da sviluppare sul territorio. Il monito è attenzione ai proclami, isolarsi rispetto ad un territorio che è cresciuto in termini di servizi insieme a Jesi, non è una politica a vantaggio dei fragili!».