Jesi-Fabriano

Asp, sorpresa: per il dopo Mosconi, Bacci sceglie Marasca

Nel rinnovato Cda dell'Azienda Servizi alla Persona il Comune di Jesi designa come rappresentante, e presidente in pectore, l'ex capogruppo del Pd e oppositore della maggioranza civica

Matteo Marasca, capogruppo Pd in Consiglio a Jesi.

JESI – Sarà Matteo Marasca il successore di Sergio Mosconi in seno al rinnovato Cda dell’Asp Ambito IX e, dunque, pressoché certamente il nuovo presidente del soggetto che cura gestione e erogazione dei servizi sociali a Jesi e in Vallesina. È in effetti consuetudine che, all’interno del Cda, all’incarico di presidente dello stesso sia successivamente eletto il componente espressione del Comune maggiore per dimensioni e capofila. Una scelta a sorpresa da parte del sindaco Massimo Bacci che, sulla carta, “pesca” in campo avverso: Marasca, 34 anni, avvocato, è stato nella passata consiliatura il capogruppo del Partito Democratico all’opposizione del primo cittadino e della sua maggioranza civica.

Nell’inverno del 2017 poi, in seno al partito Marasca aveva a lungo lottato per richiedere l’utilizzo dello strumento delle primarie per la scelta del nuovo candidato sindaco da opporre allo stesso Bacci, ponendosi in corsa per rivestire il ruolo. Vista la risposta negativa riscontrata all’interno del partito, Marasca – per preferenze (470) il più votato in assoluto nelle tornata elettorale del 2012- si era fatto da parte, rinunciando alla candidatura anche come consigliere e defilandosi dall’impegno nei dem.

«L’assemblea dei soci dell’Azienda Servizi alla Persona– si fa sapere- ha nominato oggi all’unanimità il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica per i prossimi 5 anni. Ne fanno parte Anna Maria Accattoli, Tonino Cingolani, Martina Coppari, Matteo Marasca e Beatrice Testadiferro. Per Cingolani, Coppari e Testadiferro si tratta di una riconferma, nuovi sono i nomi di Accattoli e Marasca. Nei prossimi giorni il consiglio di amministrazione si riunirà per nominare il presidente ed il vicepresidente. Così come previsto dallo Statuto, nessuno dei componenti il consiglio di amministrazione percepirà alcun compenso».