FABRIANO – «Ognuno, in questa vicenda, deve assumersi le proprie responsabilità», parole e musica del sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, in merito al recentissimo sviluppo, rivelato dall’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, in consiglio regionale, in merito all’ufficiosa richiesta danni milionaria che il distributore internazionale tedesco Jacob Jurgensen è pronto a rendere ufficiale nei confronti del Gruppo Fedrigoni per via dell’accordo sottoscritto.
Nei primi giorni del febbraio scorso, infatti, il distributore tedesco si era accordato con l’azienda per produrre e distribuire in Europa, tramite la società Paper Fast, carta per fotocopie Copy 1 e 2 dell’iconico marchio Carta Fabriano, prodotte fino a fine 2024 nello stabilimento di Rocchetta a Fabriano.
Un accordo che, una volta venuto alla luce ha suscitato tanto clamore, con tanto di ipotesi di uso ingannevole del marchio non escluso dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Senza dimenticare le ferme prese di posizione da parte della Regione, del Comune di Fabriano che ha diffidato la Fedrigoni, e i sindacati di categoria. Tanto da indurre Fedrigoni a voler recedere.
In attesa dell’incontro di domani in Regione convocato da Aguzzi, interviene il primo cittadino di Fabriano.
La dichiarazione del sindaco di Fabriano
«Il Comune di Fabriano è intervenuto per primo lo scorso mese di marzo nel denunciare, con formale diffida legale, l’uso ingannevole da parte di Fedrigoni del marchio ‘Fabriano’, utilizzato per la produzione all’estero di carta da ufficio commercializzata con il nome della città della carta e della filigrana. Fedrigoni, infatti, dopo aver chiuso a dicembre 2024 la società Giano Srl che a Fabriano produceva carta da ufficio, si è resa conto dell’indispensabilità di quel prodotto per la propria gamma di articoli e ha ceduto in licenza d’uso il marchio “Fabriano” ad un produttore e distributore tedesco, senza salvaguardare la connessione tra uso del nome della città e luogo di effettiva produzione. Dopo la presa di posizione del Comune di Fabriano, Fedrigoni aveva annunciato la disponibilità a recedere dall’accordo con il produttore tedesco, disponibilità non ancora avvalorata da effettive azioni di risoluzione», ricostruisce il primo cittadino di Fabriano Daniela Ghergo.
In merito alle paventate eventuali richieste di risarcimento a Fedrigoni da parte del contraente estero, il Comune «non ha ricevuto alcuna comunicazione diretta al riguardo. Ma se così fosse, questo confermerebbe la mancanza di cautela con la quale Fedrigoni avrebbe affrontato la gestione del marchio ‘Fabriano’. Questione rispetto alla quale anche la città di Fabriano è parte lesa nell’uso del suo nome. Sia chiaro che eventuali scelte industriali errate e gli eventuali costi conseguenti non potranno essere riversati sui lavoratori e sul territorio. Ognuno, in questa vicenda, deve assumersi le proprie responsabilità. Per tale ragione invito la Regione e i suoi esponenti, al di là delle dichiarazioni, a dare corso con azioni concrete al sostegno che hanno espresso, appoggiando l’azione legale del Comune per la tutela del proprio nome e della propria identità».