JESI – Cento anni fa, il Primo Maggio del 1919, le lavoratrici delle filande jesine ottenevano, fra le prime in Italia, la riduzione ad otto ore dell’orario di lavoro, dopo una stagione di dure lotte sindacali, agitazioni e scioperi.
Una conquista il cui centenario, nel nome e nel segno di Gemma Perchi, fra i fondatori della Camera del Lavoro di Jesi e che delle lotte di quelle “sedarole” e “filandare” fu la guida, verrà celebrata con una ricca serie di eventi e iniziative inquadrati nella rassegna “Cento anni di otto ore” al via domani, 17 aprile (alle 17.30 alla Fondazione Colocci il convegno “Dalla conquista delle 8 ore ad un dignitoso salario” di Cgil-Cisl-Uil), e che fra Jesi, Staffolo e Morro d’Alba giungerà al clou nella giornata del Primo Maggio, Festa del Lavoro.
Il programma è stato illustrato, alla presenza dell’assessore alla cultura Luca Butini, da Michael Bonelli, della associazione culturale Willer & Carson che ha messo in moto il progetto raccogliendo, strada facendo, le adesioni e le collaborazioni di tante realtà, a partire da quelle sindacali, dai Comuni coinvolti, dalle scuole e associazioni culturali. «Abbiamo creato un alveo e poi ci siamo fatti anche condurre dal fiume che ha iniziato a scorrere» ha spiegato Bonelli.
Fra i punti salienti del programma la mostra fotografica allestita alla Camera del Lavoro di Jesi e che sarà visitabile dal 20 aprile al 4 maggio. E poi la giornata del 29 aprile: alle 17 alla Fondazione Colocci la tavola rotonda sul tema “Cento anni delle 8 ore” coordinata dal giornalista jesino di Repubblica, Roberto Petrini. «Invitati i leader sindacali nazionali e il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, ne stiamo attendendo la risposta» dice Butini.
Poi, alle 21 al Teatro Pergolesi, lo spettacolo “La Filandra è ‘na galera”, con Gastone Pietrucci, La Macina e la partecipazione straordinaria di Mugia Bellagamba. «Alla ricerca sul mondo delle lavoratrici delle filande si lega tanta parte della storia de La Macina, non potevamo non partecipare- dice Pietrucci– quello dello spettacolo che ne è nato è uno spaccato di quel mondo bello, spesso terrificante per i maltrattamenti e le condizioni, eppure ricordato con nostalgia anni dopo da quelle donne». Mano de La Macina anche in altri appuntamenti, come la collaborazione di Pietrucci e Marco Gigli a mostra e spettacolo “Le Filandare”, interpretato dai bimbi della primaria intitolata a Gemma Perchi, il 30 aprile alle 17 presso la scuola del quartiere Minonna, a cura di Carmen Dui, che ha scritto il testo, e della insegnante Isabella Badiali.
Il Primo Maggio la rassegna si concluderà, alle 10.30, con la solenne commemorazione presso la tomba di Gemma Perchi al Campo IV di Jesi. Dalle 10 alle 22, al Parco del Ventaglio, la Festa del Primo Maggio con musica, performance, sport e ristoro organizzata dalla associazione Valvolare, una prima volta in città.
Da non dimenticare gli appuntamenti al Teatro “il Piccolo” di San Giuseppe con i film “We want sex” (28 aprile), “7 minuti” (30 aprile), “Due giorni, una notte” (Primo Maggio). Dante Ricci proporrà il 27 e 29 aprile alle 11 “Le Vie della Seta”, esplorazione urbana sui luoghi della filande con partenza dall’ex biglietteria del Teatro Pergolesi dove, dal 27 aprile al Primo Maggio, sarà aperta la mostra fotografica “I luoghi delle filande, i ricordi di ieri le immagini di oggi”.
A Staffolo, il 27 aprile, alle 17 alla Biblioteca Corrado Danti per la presentazione del libro “#leviedelledonnemarchigiane”, a Morro d’Alba il 28 aprile alle 10 all’Auditorium Santa Teleucania per la tavola rotonda “Il filo di seta tra economia e diritti”.
Il Consorzio Agrario provinciale di viale Trieste ospiterà il 26 aprile alle 10,30 il convegno storico “Gemma Perchi, mestiere di seta, carattere di ferro” e dal 27 aprile al 4 maggio la mostra “Appunti grafici e plastici sulle Sedarole” a cura del Liceo Artistico Mannucci, con l’esposizione dei macchine e trattori del secolo scorso.
Alla Biblioteca Planettiana dal 26 aprile al 25 maggio percorso documentario e multimediale sul tema, al Teatro Cocuje il 30 aprile alle 19.45 conviviale e spettacolo “Il Lavoro, Oggi, Mai”.