Jesi-Fabriano

Jesi, disco orario ridotto in via San Francesco e proteste. Il tema arriva in Consiglio

È Matteo Sorana, consigliere di Per Jesi, a chiedere con una interpellanza chiarimenti sui motivi della diminuzione del tempo di sosta, su uno dei lati della strada, da novanta minuti a mezz’ora

Jesi, via San Francesco
Jesi, via San Francesco

JESI – Sforbiciata al disco orario di via San Francesco a Jesi, la questione approda in Consiglio comunale. È Matteo Sorana, consigliere di Per Jesi, a chiedere con una interpellanza chiarimenti sui motivi della diminuzione del tempo di sosta, su uno dei lati della strada, da novanta minuti a mezz’ora.

Il consigliere domanda poi: «Per quale motivo, prima della delibera di modifica delle disposizioni di sosta preesistenti, non sono state coinvolte nella decisione tutte le attività commerciali interessate, i residenti della zona e il rispettivo Comitato di Quartiere? Su che base e interloquendo con quali soggetti sarebbe stato preso accordo?».

Via San Francesco, questione disco orario
Via San Francesco, questione disco orario

Rileva Sorana come si parli di «un tratto molto sensibile di Via San Francesco, dove sono posizionate molteplici attività con svariate tipologie di esercizio (oltre residenti), tra le quali in maggioranza fisioterapisti, avvocati, parrucchieri, estetiste, commercialisti, sartorie, psicologhe.

La modifica riguarda 15 posti auto posti sul lato di destra della via. È stata affissa, nelle vetrine di solamente tre esercizi del lato destro di Via San Francesco, una locandina con riportato testualmente: “In accordo con l’Amministrazione comunale è stato introdotto solo nel lato destro della via un disco orario di 30 minuti. L’obiettivo è di avere un turnover più immediato, che renda fruibile il parcheggio”».

Secondo il consigliere di opposizione: «I clienti della maggior parte delle richiamate attività, per fruire dei servizi da queste proposti, abbisognano di un tempo di sosta superiore ai trenta minuti, in molti casi anche ai novanta.

Non a caso il limite orario storicamente applicato è stato quello di novanta minuti, utile compromesso tra l’offrire un ricambio continuo di auto, vietando di fatto soste prolungate, e la possibilità di svolgere la propria attività, permettendo ai clienti di fruire dei servizi proposti senza temere di essere sanzionati.

Il rischio dell’abbassamento del tempo massimo di sosta a trenta minuti, purtroppo già concretizzatosi, è quello che la clientela sia indirizzata a scegliere attività commerciali collocate in altre zone maggiormente fruibili e, a quanto consta, l’applicazione del nuovo disco orario non ha determinato la cessazione dell’abitudine di parcheggiare in seconda fila, anche con diversi parcheggi liberi a disposizione».

Dunque, per Sorana: «L’applicazione del nuovo disco orario ha messo in fortissima crisi la maggior parte degli esercizi commerciali che hanno ritenuto questa zona idonea per l’insediamento della propria attività proprio per la presenza di un tempo di sosta di novanta minuti».