JESI – «È evidente che si sia volontariamente cercato di buttarla in caciara per evitare di dire quello che ormai appare chiaro: si è penalizzato pesantemente la parte interna della provincia di Ancona, a vantaggio della sola città capoluogo». Così il sindaco di Jesi Massimo Bacci, dopo le dichiarazioni rese dall’assessora regionale Manuela Bora sulla polemica sollevata in merito a quella che sarebbe stata da parte della Regione la disparità di trattamento fra Ancona e il resto del territorio quanto alle risorse assegnate. Sul tema, che era stato sollevato in Consiglio comunale da una interrogazione della maggioranza, il Pd di Jesi aveva tenuta una conferenza stampa alla presenza anche del consigliere regionale Enzo Giancarli e del segretario cittadino Stefano Bornigia.
In replica, Bacci parla di «confusione sulle risorse» da parte dell’assessora, che invita a «rivedersi il video del Consiglio comunale: apprenderà che ho semplicemente risposto a un’interrogazione nella quale si chiedeva all’Amministrazione comunale di verificare se fossero vere le notizie apparse sulla stampa che indicavano il Comune di Ancona come beneficiario di contribuzione regionale nel quinquennio 2015/2020 per un importo di circa 182 milioni di euro. Ho solo detto che mi sarei informato con l’amministrazione regionale e che, se fossero state vere le cifre indicate nell’interrogazione, vi sarebbe stata una evidente disparità di trattamento».
Prosegue Bacci: «Mi sarei aspettato una onesta e dettagliata indicazione dei fondi destinati alla città di Ancona, e di quelli destinati a Jesi. Invito comunque la Bora a chiarire bene la destinazione dei fondi da lei citati: le risorse per il centro di ricerca avanzato (industria 4.0) non sono affatto per la comunità di Jesi, ma per l’intero territorio regionale; Jesi, viceversa, ha investito sull’anzidetto progetto acquistando l’immobile che ospiterà la futura sede di tale struttura. I 7 milioni della ciclovia dell’Esino – facente parte di un progetto generale regionale, presentato a Jesi perché è stato l’unico Comune che è riuscito a coordinare un vasto territorio, definendo una progettazione seria – non sono per Jesi, ma per l’intera provincia. Le risorse destinate all’Interporto, e sappiamo bene le problematiche di questa struttura, non sono affatto per la comunità di Jesi, ma sono destinate alla società “Interporto S.p.A” partecipata in maggioranza da Svim Spa (controllata dalla Regione Marche). Avremmo gradito che l’assessore Bora avesse indicato tempi e modalità di realizzazione della logistica del farmaco, una struttura la cui realizzazione è stata più volte promessa e garantita dal presidente Ceriscioli, struttura che sì avrebbe portato investimenti sul territorio e possibili posti di lavoro».
Dice Bacci: «L’assessore Bora non è riuscita a specificare la destinazione di un solo euro a favore del Comune di Jesi nel corso di questi anni. Ma non ci stupiamo: del resto lei stessa, nell’ultima campagna elettorale che ha interessato il Comune di Jesi, da assessore in carica quale già era, aveva chiaramente dichiarato in più incontri pubblici che, se fosse diventato Sindaco un esponente del Pd, allora sì che sarebbero state molte le risorse destinate a Jesi, frase che non ha mai smentito, benché le fosse stato richiesto più volte di farlo».
Il sindaco torna poi a parlare di ponte San Carlo. «Dei 3,5 milioni promessi dalla Regione, solo 2 sono stati già individuati e disponibili (ma solo dall’anno 2022), mentre gli altri 1,5 milioni dovranno preventivamente essere autorizzati dal Ministero competente, che dovrà permettere il trasferimento di risorse dei fondi per lo sviluppo e la coesione destinati alla provincia di Macerata a quella di Ancona, assenso non ancora perfezionato. E per quest’opera, stia pur tranquilla l’assessore, il Comune di Jesi, al quale la Regione Marche non è stata in grado di finanziare per intero l’opera (cosa che le è riuscita per infrastrutture di importanza strategica nettamente inferiore) si adopererà a ricercare ulteriori fondi necessari per la realizzazione del ponte. Ad ogni modo, alla luce delle inconsistenti quanto strumentali considerazioni dell’assessore Bora, sarà mia premura richiedere per iscritto al presidente della Regione una rendicontazione della redistribuzione delle risorse, così da rendere definitivamente chiaro, evidente e cristallino come sono stati impegnati i soldi della comunità marchigiana».