JESI – «L’area ex centro ambiente di via Marx è una delle ipotesi in campo per l’oasi felina comunale. Ne stiamo valutando la fattibilità». A dirlo è l’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano.
L’area in questione è quella, ai limiti della zona industriale, dove fra 2011 e 2012 era stata portata a termine la realizzazione di un mini centro ambiente mai entrato però in funzione. Ora si sta valutando la possibilità di destinarne almeno una parte ad altro utilizzo.
Da tempo associazioni di volontariato del settore e animalisti chiedono in città la creazione di una oasi felina per l’accoglienza dei gatti randagi. E settimane fa sono state migliaia le firme raccolte on line dalla petizione per salvare dalla demolizione la cosiddetta “colonia di Antonietta”: un ricovero per randagi le cui strutture sono cresciute abusivamente a partire dal 2003 nei pressi del canile sanitario. Ora che l’Asur, a seguito dell’esito di un contenzioso legale con il privato proprietario del terreno adiacente, deve far passare di lì una nuova strada d’accesso al canile, i manufatti della colonia saranno abbattuti.
L’auspicata soluzione alternativa per i gatti di Antonietta non potrà essere nelle immediate vicinanze della posizione attuale: dal sondaggio che il Comune ha effettuato presso il privato confinante con l’area Asur, è emerso che il futuro utilizzo della superficie da parte del proprietario non è compatibile con la presenza dei felini.
Si sta studiando un trasferimento altrove e, con questo, la creazione dell’oasi richiesta da tempo. «C’è l’idea di via Marx e la stiamo approfondendo- dice Napolitano- in ogni caso si mira a creare l’oasi felina e ad affidarne la gestione con un bando che, a differenza di quanto accaduto sino ad oggi, sarà distinto da quello per la cura degli animali del canile».