JESI – «Ci sono emozione e entusiasmo nell’avviare un progetto che ha l’ambizione di essere il pilastro dell’eco-sistema marchigiano nei campi della innovazione e della ricerca». Così l’assessore alle attività produttive della Regione Marche, Manuela Bora, nel salutare la Piattaforma regionale Industria 4.0 insediata nella sede del Consorzio Zipa a Jesi. Nove milioni di euro complessivi di investimento, 5,1 dei quali dalla Regione, e ventitré soggetti coinvolti in una aggregazione pubblico-privata composta fra gli altri da Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi di Camerino, centro di innovazione e trasferimento tecnologico Meccano, Fondazione Cluster Marche e diciannove imprese appartenenti a diversi settori: meccatronica e agroalimentare, calzaturiero e arredamento.
La piattaforma vuole essere il luogo, anche fisico con gli spazi messi a disposizione dal Comune di Jesi, capace di fungere da laboratorio per la collaborazione fra le imprese, grandi e piccole, e il mondo della ricerca per un futuro digitale. «La sfida- dice Bora- è riuscire ad unire ingresso nelle aziende delle tecnologie più avanzate e occupazione, con quelle figure qualificate che solo ricerca e mondo delle università possono mettere a disposizione». Piano di sviluppo triennale, programma per sette anni, nel mirino le tecnologie abilitanti per la produzione flessibile e personalizzata. Il laboratorio potrà ospitare dimostrazioni di prototipi e permetterà alle aziende di potenziare le attività di ricerca. Dalla robotica collaborativa all’automazione industriale, dall’IoT (l’Internet delle cose, neologismo riferito all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti) alla realtà aumentata, passando anche da distretto del mobile, food e automotive, diverse le linee di azione.
Capofila del progetto è Filippetti Spa. «La Regione- dice Micol Filippetti– ha creato le condizioni affinché il nostro territorio potesse avviare un percorso concreto nel segno di Industria 4.0, unendo le migliori realtà industriali e scientifiche delle Marche». In campo ci sono anche Loccioni, Zannini, Nautes, Lube, Alci, E-lios, Cadland, Namirial, Proel Lab, Simonelli Group, Eletica, Winitalia, Joytek e Elica, Meccanotecnica Centro, Eurosuole, Baldi Food, Bora. «Una occasione importante, storica- dice Filippetti- avremo nelle Marche, a Jesi, un “nostro” Laboratorio e Centro di competenza sulle tecnologie avanzate, che permetterà di mettere a fattore comune eccellenze e best innovation locali».
Sottolinea il professor Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino: «La collaborazione interna, nel territorio e nelle tecnologie è sempre stata nella natura dell’ateneo». Per l’Università Politecnica delle Marche, il professor Michele Germani: «La collaborazione fra eccellenze è già una innovazione radicale per quella che è spesso la cultura marchigiana». Evidenzia l’importanza della sfida Rosaria Ercoli, presidente della Fondazione Cluster Marche nata lo scorso aprile: «L’obiettivo è la creazione di una vera e propria community innovativa sul tema industria 4.0».
Per il sindaco di Jesi Massimo Bacci: «Opportunità voluta con forza e colta a pieno quella di avere il laboratorio a Jesi. Alla Zipa passava un tempo una pista di volo e si realizzavano dirigibili: qui si sono sempre respirate nell’aria innovazione e tecnologia».