JESI – Potature, “pulizia” del sottobosco e degli arbusti, via gli alberi a rischio: è il piano per la sicurezza al Parco del Vallato, 26 mila euro di investimento da parte del Comune per mettere in atto suggerimenti e richieste da parte delle forze dell’ordine al fine di consentire migliori e più agevoli controlli nell’area, più volte al centro di fatti sgradevoli, e anche di veri e propri episodi di spaccio e cronaca nera, negli ultimi mesi.
Il tempo di redigere il relativo progetto da parte dell’Area Servizi Tecnici del Comune e i lavori potranno partire. Riguarderanno «l’eliminazione dello strato di sottobosco costituito da infestanti con eventuale bonifica dei rifiuti presenti, la potatura di innalzamento delle chiome di alberi e arbusti, l’abbattimento delle alberature pericolanti ed il diradamento selettivo delle macchie arbustive». Ma Piazza Indipendenza assicura: «L’intervento al Parco del Vallato farà da apripista ad un programma di interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione del sistema dei grandi parchi cittadini che l’Amministrazione comunale metterà in calendario con la redazione di un piano triennale e la messa a bilanncio del relativo piano finanziario di investimento».
È stato proprio il Commissariato a richiedere che si procedesse alla riqualificazione verde del Parco. E l’indirizzo varato dalla Giunta «accoglie positivamente- si fa sapere dal Comune- la richiesta pervenuta dal Commissariato. Nella lettera si fa riferimento ad un sopralluogo effettuato al Parco del Vallato tra i tecnici comunali e personale del Commissariato per verificare la necessità di interventi al patrimonio arboreo e arbustivo radicato nella fascia compresa tra il retro delle abitazioni di Via Mura Orientali e la parte pianeggiante del Parco di proprietà comunale. Dal sopralluogo è emersa la richiesta, formalizzata poi per iscritto, di un intervento di manutenzione straordinaria ed urgente delle alberature e degli arbusti radicati al fine di agevolare il controllo da parte delle forze dell’ordine e di rendere l’area verde facilmente ispezionabile e di conseguenza meno appetibile per la commissione dei reati».