JESI – «Per Ponte San Carlo, contiamo di condurre a termine la progettazione per la metà di settembre». Lo dice il sindaco Massimo Bacci, in merito alla questione che, ormai da maggio 2018, taglia parzialmente fuori dal collegamento col centro città il quartiere Minonna e la viabilità collegata allo svincolo Jesi Centro della SS76 e alla provinciale 362 per Macerata. «Ci eravamo dati la scadenza di fine luglio – dice Bacci – ma saremo pronti per il prossimo mese. Passaggio fondamentale prima di ragionare su come poter accedere a contributi e finanziamenti per la ricostruzione». Ponte San Carlo sul fiume Esino è chiuso al traffico dei mezzi pesanti per motivi di sicurezza ormai da quindici mesi.
La struttura va demolita e ricostruita. Le risorse per la progettazione, 325 mila euro, sono state assegnate al Comune dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze. Dice Bacci: «Stiamo chiarendo con tutti i soggetti interessati la delicata questione dei sottoservizi, le cui condotte passano ora sotto i marciapiedi del ponte. Una situazione che occorre definire come affrontare, specie nei tempi di cantiere». Per condotte, tubi e cavi di acqua, metano e energia elettrica che sfruttano attualmente il passaggio al di sotto dei marciapiedi di Ponte San Carlo. va prevista una soluzione per il periodo transitorio in cui il ponte sarà in fase di costruzione.