Jesi-Fabriano

Jesi, stretta della Giunta sui dehors in centro

Mandato agli uffici per rivedere il regolamento varato nel 2013: da privilegiare, specie nelle vie a ridosso delle mura, le strutture rimuovibili alla chiusura dei locali ma attenzione anche alle dimensioni

Via Sauro a Jesi

JESI – Stretta sui dehors in centro: dovranno essere privilegiate le soluzioni che ne permettono la rimozione alla chiusura dei locali e andrà evitato sia che la loro installazione sottragga posti auto nelle strade adiacenti alle mura- su tutte via Sauro e via Mura Occidentali– sia che il dehors stesso finisca per essere più grande dell’esercizio di cui è pertinenza. Va in tale direzione l’indirizzo, fresco di adozione da parte della Giunta, con il quale si dà mandato agli uffici di modificare il Regolamento varato nel 2013.

Si rileva come, nelle parti della città non rientranti nelle Ztl, l’installazione dei dehors all’interno degli stalli di sosta abbia determinato la «diminuzione degli spazi a destinazione specifica o a disposizione gratuita dei residenti, senza tacere le intuibili turbative arrecate alla fluidità della circolazione da manovre specie in uscita da parcheggi attigui a tali installazioni. Ciò è particolarmente evidente nelle vie adiacenti alle mura storiche, come Via Sauro e Via Mura Occidentali».

Si ritiene dunque «opportuno contemperare le esigenze commerciali con quelle di libera fruizione da parte dei pedoni in prossimità del centro, prevedendo la possibilità di occupazione solo attraverso dehors di tipo aperto, con liberazione degli spazi in orari di chiusura del pubblico esercizio». Dunque «non accoglibili le istanze per l’installazione di dehors in vie adiacenti alle mura, fra cui Via Sauro e via Mura Occidentali», a meno che si tratti di strutture che possano ogni volta essere sgomberate al momento della chiusura.

Per la Giunta inoltre è «di tutta evidenza l’interesse pubblico a imporre limiti alla superficie da poter sottrarre all’uso generalizzato a esclusivo vantaggio dell’iniziativa privata». Va evitato che «a fronte di modeste dimensioni del locale, siano considerevoli quelle del dehors di cui costituisce pertinenza, col paradosso che la pertinenza possa assumere dimensioni maggiori dell’organismo edilizio principale».

Nel Regolamento modificato, andrà tenuto conto dell’esigenza di preservare l’aspetto architettonico- monumentale del sito o di ragioni di sicurezza nel valutare l’idoneità delle aree e, in centro, andranno privilegiati appunto i dehors “aperti”, composti di arredi senza delimitazione fissa. La superficie concedibile, con un limite massimo di 30 mq, non dovrà indicativamente superare il 50% di quella interna del locale.