JESI – Tre milioni e mezzo di euro dalla Regione per realizzare il nuovo ponte San Carlo. Si stanno «realizzando le condizioni per potere ottenere risorse aggiuntive, oltre ai 2 milioni inseriti in bilancio, per arrivare alla cifra che ci si è prefissati». È quanto trapela dopo l’incontro che i consiglieri regionali Enzo Giancarli e Romina Pergolesi hanno avuto, in merito, con il presidente Luca Ceriscioli.
Per il San Carlo è stato inserito, nel bilancio di previsione 2020-2022 al voto in Assemblea Legislativa lunedì prossimo 23 dicembre, uno stanziamento di 2 milioni di euro. Ma i consiglieri Pergolesi e Giancarli, oltre a rappresentare al presidente Ceriscioli la soddisfazione per il primo risultato raggiunto, hanno anche chiesto ulteriori finanziamenti. L’obiettivo è, appunto, arrivare a tre milioni e mezzo.
Nel Piano delle opere pubbliche comunale al passaggio in Consiglio domani 19 dicembre, per ora per il ponte è previsto nero su bianco un costo di 5 milioni di euro. Ma il sindaco Massimo Bacci, presentando pubblicamente il preventivo 2020, ha spiegato: «Il nuovo ponte San Carlo costerà 6 milioni di euro, una sorpresa emersa dal progetto esecutivo. I costi originari previsti sono aumentati del 50%».
Dal maggio 2018 il ponte è chiuso al traffico pesante per motivi di sicurezza, andrà demolito e ricostruito. Il progetto prevede impalcato metallico, tre piloni rispetto ai nove attuali, due ampie carreggiate accanto alle quali scorrerà una pista ciclo-pedonale che si raccorderà poi con la ciclabile di prossima realizzazione nella zona. La fase più delicata riguarderà la rimozione dei sottoservizi posti sul basamento del ponte attuale: due condotte idriche (una dell’acquedotto, l’altra fognaria), una del gas, i cavi dell’energia elettrica e quelli della telefonia. Un accordo di massima raggiunto con gli enti gestori prevede il possibile provvisorio interramento sotto il fiume Esino delle condotte e il ripristino sotto il nuovo ponte ad intervento ultimato. Le risorse per la progettazione – 325 mila euro- sono state assegnate al Comune dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze.