Porta anche la firma di Laura Pentericci, l’astrofisica di Jesi vincitrice del Premio Vallesina 2021, uno dei 57 progetti di ricerca di frontiera premiati dallo European Research Council nell’ambito degli Erc Synergy Grant, tra quasi 550 proposte pervenute e per un finanziamento complessivo di 571 milioni di euro. Sette i progetti vincitori che coinvolgono ricercatori italiani, e tra questi il progetto Recap (Reionization Complementary Approach Project) che si è aggiudicato un finanziamento da dieci milioni di euro.
Guidato da un team interdisciplinare composto da quattro scienziate che lavorano tra l’Italia, la Svezia e la Germania, Recap promette di studiare in dettaglio l’epoca della reionizzazione, uno dei periodi fondamentali per comprendere l’evoluzione dell’universo.
Laura Pentericci e Valentina D’Odorico dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) coordinano due dei team coinvolti nel progetto. Oltre a Laura Pentericci e Valentina D’Odorico dell’Inaf il team comprende anche Benedetta Ciardi dell’Istituto Max Planck for Astrophysics a Garching in Germania e Kirsten Kraiberg Knudsen della Chalmers University of Technology di Göteborg. «Le diverse esperienze e specializzazioni delle quattro ricercatrici, che vanno dall’osservazione di oggetti celesti lontanissimi alla realizzazione di modelli numerici, permetteranno al team di affrontare lo studio della reionizzazione con una nuova prospettiva ad ampio spettro», fa sapere l’Inaf.
L’epoca della reionizzazione rappresenta l’ultima importante fase di transizione attraversata dall’universo, iniziata circa 100-200 milioni di anni dopo il Big bang e protrattasi per molte centinaia di milioni di anni. Il suo nome è dovuto al fatto che in quel periodo il gas presente tra le galassie è stato ionizzato dalla radiazione delle prime sorgenti cosmiche. Recap si propone di sviluppare simulazioni tridimensionali e osservazioni multi-frequenza sfruttando dati raccolti dal James Webb Space Telescope, dal Very Large Telescope e dall’Osservatorio Alma, e l’obiettivo è comprendere questa complessa fase dell’universo, la natura delle prime sorgenti e l’impatto sulla successiva evoluzione del cosmo.
«Il nostro progetto nasce dalla voglia di combinare le nostre capacità diverse e complementari, per affrontare insieme uno dei più grandi misteri dell’astrofisica moderna, cioè l’epoca della reionizzazione», spiega Laura Pentericci. «Sarà sicuramente entusiasmante e stimolante lavorare con le altre colleghe: unendo le forze saremo in grado di svelare quest’epoca remota e affascinante della storia del nostro universo, quando si sono formate le prime galassie e finalmente è terminata la cosiddetta “età oscura”».
Il finanziamento stanziato copre un periodo di sei anni e prevede l’assunzione di ricercatori e studenti di dottorato che forniranno il loro contributo ai lavori di simulazione e osservazione. L’intenzione è quella di creare un’eredità scientifica duratura, che guiderà le campagne osservative delle infrastrutture di nuova generazione, come l’Extremely Large Telescope e l’Osservatorio Ska.
I risultati ottenuti contribuiranno ad arricchire le conoscenze della comunità scientifica, che potrà programmare in maniera ottimale i futuri progetti di osservazione, dotandosi di nuovi strumenti all’avanguardia.