JESI – Incontri istituzionali per rappresentanze sindacali e lavoratori dello stabilimento jesino della Meccanica Generale, in stato di agitazione, con tanto di presidio permanente nei pressi del sito produttivo di via dell’Industria, a causa dell’assenza di chiarezza su piano industriale e programmi da parte dell’azienda e del ritardo nel pagamento degli stipendi. Previsto per oggi, venerdì 7 giugno, un incontro fra proprietà e rappresentanti dei lavoratori, che chiedono al Cda dell’azienda di fare luce sulle prospettive produttive e occupazionali.
La Rsu aziendale, Danilo Capogrossi di Fim Cisl, Maurizio Gabrielli e Tiziano Beldomenico di Fiom Cgil, hanno avuto in Regione un incontro con Antonio Mastrovincenzo, presidente dell’Assemblea regionale. «Il presidente Mastrovincenzo- riferiscono i rappresentanti sindacali- si è reso garante del fatto che la situazione affrontata dai lavoratori della Meccanica Generale sarà sia portata all’attenzione dell’assessora regionale al lavoro Loretta Bravi, presso la quale si attiverà per chiedere un incontro urgente, sia, successivamente e qualora la situazione dovesse aggravarsi, affrontata con il pieno coinvolgimento dei capigruppo consiliari». Da parte di Mastrovincenzo: «Pieno sostegno alla vostra battaglia che non mancherò di farvi mancare anche pubblicamente se le risposte che vi verranno fornite non saranno quelle sperate».
Riferiscono inoltre i sindacati che nella mattina di ieri, giovedì 6 giugno, «è venuto a trovarci al presidio dei lavoratori nei pressi dell’azienda il sindaco di Jesi Massimo Bacci, garantendoci il suo interessamento e che seguirà la vicenda». Sul fronte della politica cittadina, anche da Jesi in Comune arriva il messaggio: «Siamo solidali con i lavoratori della Meccanica Generale e ci uniamo alla speranza che possano continuare a lavorare. Con dignità e professionalità i lavoratori hanno continuato a fare produzione per un’azienda che opera da oltre 50 anni nel nostro territorio. L’assenza di politiche industriali serie ha portato a questa situazione. Jesi in Comune dà man forte alle lotte dei sindacati affinché uniti possano difendere i diritti di chi lavora e vorrebbe continuare a farlo».
Sono settanta i dipendenti a Jesi della Meccanica Generale, realtà storica in Vallesina, leader nel settore dei macchinari per la lavorazione di materie plastiche e stampi. Nata nel 1964 come azienda familiare, la Meccanica Generale nel corso del tempo ha acquisito una posizione di prestigio nell’ambito del settore, rilevando anche un secondo insediamento produttivo in Umbria. Nel 2009 sono iniziati i problemi più consistenti, con un cambio al vertice dell’azienda e un succedersi di amministratori delegati che ha caratterizzato gli ultimi anni. Nel 2012 si è arrivati alla dichiarazione degli esuberi con la richiesta della cassa integrazione. «Ad oggi – è stato ribadito dai rappresentanti sindacali – non sembra esistere un piano di sviluppo in grado di garantire la salvaguardia dell’occupazione ed un futuro certo ad un’azienda che è un vero e proprio gioiello del settore. Un patrimonio che non può essere disperso”.