JESI – Sì da parte del Consiglio comunale di Jesi, con il voto a favore di tutti i consiglieri sia di maggioranza sia d’opposizione e l’unica eccezione dell’astensione del consigliere della Lega Marco Giampaoletti, al conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz dove venne deportata tredicenne nel 1944, vittima delle leggi razziali introdotte dal regime fascista nel 1938 e delle persecuzioni anti-ebraiche naziste.
«Donna di pace, di cultura, nonché vigile sentinella contro tutte le forme di discriminazione e ingiustizia, che ha saputo incarnare la speranza, illuminando con la sua vita i momenti più tenebrosi della notte e divenendo luce che orienta le coscienze anche nelle fasi più tristi della storia, caratterizzate da odio, violenza e indifferenza» recita la motivazione della proposta di conferimento, che ricorda la storia personale della signora Segre. Una storia, in parte, anche marchigiana: tali erano infatti le origini dei nonni materni presso i quali, rientrata in Italia dopo aver perduto nei campi di sterminio tutti i familiari deportati con lei, visse la giovane Liliana, una dei soli 25 sopravvissuti fra i 776 bambini italiani minori di 14 anni finiti nel lucido orrore dei campi di concentramento del Terzo Reich.
A firmare la proposta di conferimento tutti i gruppi presenti in Consiglio – Jesiamo, Jesinsieme, Partito Democratico, Patto per Jesi, Jesi in Comune Laboratorio Sinistra, Forza Italia, Movimento Cinque Stelle- tranne la Lega. L’idea era stata avanzata nella precedente seduta consiliare dal presidente dell’assemblea Daniele Massaccesi, che nell’introdurre la pratica ha ringraziato i consiglieri Tommaso Cioncolini di Jesinsieme, per aver lavorato sull’estensione della mozione, e Francesco Coltorti di Jesi in Comune, per aver accettato di non presentare emendamenti, nonostante i rilievi su alcuni punti del documento evidenziati dal suo gruppo consiliare nella discussione. A presentare la mozione in aula la consigliera Pd Emanuela Marguccio, vice presidente del Consiglio e firmataria in tale veste insieme a Massaccesi. Dal canto suo la Lega con Giampaoletti ha presentato un emendamento con il quale avrebbe voluto riconoscere inserire nel riconoscimento della cittadinanza onoraria anche i nomi di tutti gli altri sopravvissuti italiani allo sterminio. Emendamento di cui non è stata accettata dai proponenti la mozione la messa in discussione.
Liliana Segre nel 2004 è stata nominata commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e il 19 gennaio 2018, a ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha nominata senatrice a vita della Repubblica italiana «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale». Di recente alla signora Segre, ottantotto anni, sono state riconosciute scorta e protezione da parte delle forze dell’ordine a seguito delle minacce ricevute in particolare sui social, specie dopo l’approvazione in Senato, su sua proposta, di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio.