JESI – Jesi riceverà un premio di 210 mila euro dal Ministero dell’agricoltura per la scelta dell’impiego di derrate e prodotti “bio” nel proprio servizio di refezione scolastica. A riferirlo sono stati il sindaco Massimo Bacci e l’amministratore di JesiServizi- partecipata comunale che gestisce e appalta il servizio- Salvatore Pisconti e il dirigente della Regione Andrea Bordoni.
L’iniziativa nazionale vuole incentivare i Comuni nella scelta del biologico. In questo quadro, sono 1,2 milioni i pasti erogati con l’impiego del bio nella Regione, fra undici Comuni ai quali è stato riconosciuto un contributo complessivo di 770mila euro. La fetta più ampia di questo, in base al numero dei pasti, è quella spettante a Jesi.
In città l’appalto è stato da poco assegnato a CamstCir Food (la classifica seconda al bando ha presentato un ricorso amministrativo): in ballo 1.650 pasti quotidiani, 280 mila annui fra Jesi e Monsano, con un incarico da 4,5 milioni per due anni, rinnovabili per altri due per circa 10 milioni totali.
Spiega Pisconti: «Nel capitolato d’appalto del 2013 la quota d’utilizzo di prodotti bio richiesta era dal 70% mentre nell’ultimo bando la soglia è stata innalzata al 90%. Una scelta che ci vede per la prima volta premiati ma che l’amministrazione ha compiuta in maniera netta già sei anni fa, anche se questo comporta un impegno economico maggiore. Inoltre col nuovo bando si richiede, per il pesce, non più surgelato ma pescato fresco dell’Adriatico e un servizio “plastic free” nei refettori. Inalterate dal 2012 le tariffe per le famiglie».
Dice Bordoni: «Nelle Marche, un ettaro di terreno su cinque è destinato alla coltivazione biologica, c’è in programma di raddoppiare questa quota. Iniziative come questa hanno valenza di incentivo e educativa».
Soddisfatto Bacci: «Complimenti a JesiServizi per quanto ha fatto e sta facendo per la refezione scolastica. Stiamo riportando, qui e in altri campi, Jesi al centro della Vallesina e non solo».