JESI – Nessun favoritismo nei confronti di Ancona, nella erogazione delle risorse da parte della Regione. E i soldi destinati dalla stessa al rifacimento di ponte San Carlo, ci sono. «Metterne in dubbio la certezza sarebbe ingeneroso e inaccettabile». Così il Pd, alla presenza dell’assessore regionale Manuela Bora, del consigliere Enzo Giancarli e del segretario cittadino Stefano Bornigia, rigetta quanto affermato nei giorni scorsi dal sindaco di Jesi Massimo Bacci e dalla sua maggioranza.
«Miope contrapporre Jesi e Ancona sulle risorse» dice Bora. Spiega l’assessore: «Jesi non è stata una Cenerentola. Se si decurtano dalle risorse assegnate ad Ancona quelle che le sono state destinate in quanto capoluogo di provincia e di regione, il dato pro capite di quelle indirizzate a Jesi potrebbe addirittura essere superiore». Prosegue Bora: «Non credo i cittadini di Jesi debbano essere insoddisfatti per investimenti come quelli per l’ospedale Salesi, con la sua importanza per tutto il territorio. A Jesi e alla Vallesina è stato riconosciuto un ruolo centrale: Interporto, la ciclovia che partirà proprio da qui, la piattaforma tecnologica per l’industria 4.0». E poi ponte San Carlo. «Più che triplicato l’impegno iniziale di un milione per arrivare ai 3,5 che la Regione ha assegnato a quest’opera così importante. Uno stanziamento che spalmato in bilancio nei tre anni 2020-2022 e che si potrà vincolare. Ma l’amministrazione comunale di Jesi faccia quanto doveva: attendiamo ancora che ci arrivi la necessaria variazione di bilancio a cui deve procedere».
Giancarli ricorda: «Due emendamenti a mia firma al Piano socio sanitario hanno classificato gli ospedali di Jesi, Fabriano e Senigallia come di primo livello e inserito il recupero dei posti letto persi col passaggio di Cingoli in Area vasta 3 destinandoli a Jesi nell’ex Murri per la post- acuzie. Si può, certo, sempre fare meglio ma è stato fatto molto. Personalmente, nel mio approccio istituzionale non mi sono mai collocato come maggioranza o opposizione rispetto alle altre istituzioni».