Jesi-Fabriano

Pedemontana delle Marche, nuovi fondi per il tratto Fabriano-Sassoferrato

Il commento del Responsabile sindacale della CNA del comparto fabrianese e montano, Marco Silvi: «Finalmente le aree interne possono intravedere una luce in fondo ad un tunnel»

Marco Silvi

FABRIANO – Pedemontana delle Marche, tratto Fabriano-Sassoferrato, la CNA soddisfatta sui nuovi fondi infrastrutturali annunciati dall’Assessore regionale Francesco Baldelli e dal consigliere regionale di FdI, Marco Ausili. Scaturiti dalla bozza di contratto di programma tra Anas e Mit, si parla di 94 milioni, destinati a una delle più grandi opere incompiute delle Marche, «a cui si aggiungono i Fondi FSC contenuti nell’Accordo per la Coesione firmato dal Presidente Meloni e dal Presidente Acquaroli ad Acqualagna. La Pedemontana costituisce un collegamento imprescindibile per il rilancio dell’entroterra e lo sviluppo di una viabilità moderna», le parole di Ausili.

«Finalmente le aree interne possono intravedere una luce in fondo ad un tunnel, le cui arcate sono state per troppo tempo composte da promesse infrastrutturali disattese, da inesorabile calo demografico con spopolamento drammatico dei piccoli borghi, dall’interruzione repentina di interi indotti industriali e dal concreto rischio di desertificazione di ampi  settori del commercio e dell’artigianato» il commento del Responsabile sindacale della CNA del comparto fabrianese e montano, Marco Silvi. «Sicuramente ci vorrà del tempo per vedere completata quella che oggi viene definita “l’autostrada delle aree interne”, il sistema Pedemontano-intervallivo che collegherà Carpegna ad Ascoli Piceno, ma il percorso è stato già tracciato. Sappiamo bene, inoltre, come il mondo imprenditoriale per saper fare ottimamente impresa oggi debba essere in grado di ragionare anche e soprattutto in termini di medio e lungo periodo, motivo per il quale, se le progettualità attualmente in cantiere dovessero andare in porto come fortemente auspichiamo, non dovremo certo aspettare di vedere l’ultimo km di asfalto per constatare la volontà di tornare a investire strutturalmente in questo splendido territorio. Già, perché le aree interne hanno bellezze e ricchezze di indubbio valore, ma per sfruttare quel massiccio potenziale turistico di cui sicuramente disponiamo, non basta essere belli e attrattivi, occorre essere anche e soprattutto raggiungibili», conclude.