JESI – Più 2% per la raccolta differenziata a Jesi. È il dato diffuso da JesiServizi, la società partecipata del Comune che si occupa della raccolta: secondo le prime stime, i rifiuti avviati al recupero anziché in discarica nel corso del 2018 si attestano tra il 67,5 e il 68% contro il 65,6% certificato dall’Osservatorio Nazionale dei Rifiuti nell’anno precedente. «La conferma- specifica piazza Indipendenza- arriverà solo tra qualche mese, con l’elaborazione dei dati ufficiali da parte del Catasto regionale dei rifiuti, ma la sensazione che il servizio stia migliorando – pur con qualche isolata criticità – è reale».
Nel comunicare la previsione del +2%, l’amministrazione comunale fa il punto anche sulle novità in arrivo nel settore. «Nel 2019– è la sottolineatura- si attendono risultati ancora più significativi, visto che sarà a regime per tutti e 12 i mesi la raccolta differenziata nella zona industriale avviata il 5 novembre scorso. Un’operazione complessa, con la sostituzione dei vecchi cassoni grigi dove veniva gettato di tutto e dunque portato in discarica e il posizionamento di circa 2.500 contenitori delle varie tipologie previste, a servizio di ciascuna azienda. Stessa azione che si sta completando anche nelle zone rurali e nelle frazioni: anche in questi casi i grossi cassonetti di ferro o plastica vengono sostituiti in questi giorni da isole complete, in grado di raccogliere le varie tipologie di rifiuti differenziati».
Via i grandi contenitori anche ai margini del centro storico, «per evitare- spiegano dal Comune- che la dimensione del cassone incentivi qualcuno a gettare di tutto. Problema che si è presentato anche per i cassoni del verde, destinati agli sfalci e alle potature, presenti in città e che – proprio perché finivano per essere ricettacolo di qualsiasi tipo di rifiuto – sono stati sostituiti da più piccoli e pratici bidoni».
JesiServizi ricorda che chi ha esigenze di smaltire un maggior quantitativo di verde ha tre opzioni: portarlo gratuitamente al centro ambiente al Campo Boario, fare richiesta di ritiro su chiamata oppure chiedere un bidone dedicato con servizio di svuotamento quindicinale. In questi ultimi due casi, trattandosi di servizio personalizzato a domicilio, è richiesto un piccolo contributo.