JESI – Con l’avvio del nuovo anno scolastico dovranno ancora attendere gli alunni della media Lorenzini e della primaria Martiri della Libertà. Per la prima, la cui vecchia sede di viale Verdi è stata abbandonata nel 2014, e poi abbattuta, a seguito degli esiti delle verifiche sismiche, non è ancora in vista l’inizio dei lavori per il nuovo plesso in via Schweitzer. E dunque l’attività didattica dovrà ancora per qualche anno proseguire nella sede temporanea dell’ex Seminario vescovile di via Lotto, l’affitto del quale nel frattempo è anche aumentato. Per la seconda, i lavori di miglioramento sismico si protrarranno più a lungo di quanto originariamente preventivato e almeno fino a Natale la scuola dovrà trovare ospitalità presso altri plessi cittadini, suddividendosi fra la Federico II di piazzale San Savino, la Mazzini al Prato e la Perchi del quartiere Minonna.
Fra le principali necessità di intervento delle scuole jesine, il restauro della media Borsellino ex Savoia (stimato un milione di euro) e l’adeguamento sismico della primaria Collodi (500 mila). La scuola media di Corso Matteotti, a ridosso dell’Arco Clementino, è ospitata dall’edificio settecentesco dell’ex Brefotrofio. L’edificio ha bisogno di un complessivo restauro, come evidenziato dalle verifiche: miglioramento sismico, sostituzione di infissi e impianti. Per la primaria Collodi di viale Verdi, dopo la verifica di vulnerabilità, si pensa all’adeguamento sismico e occorrono 500 mila euro. Per quest’ultima la sollecitazione a intervenire è stata anche espressa nella lettera aperta con cui esprimevano soddisfazione per il via libera alla realizzazione della nuova Lorenzini, proprio i genitori del Consiglio d’Istituto del comprensivo San Francesco che le comprende entrambe.