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Jesi, “taglio” al disco orario in via San Francesco. Le attività: «Penalizzata la maggior parte di noi, si torni indietro»

La durata della sosta consentita accorciata da un’ora e mezza ad appena trenta minuti su uno dei lati della strada non piace, alla gran parte degli operatori presenti. «Nessun preavviso, mai consultati. La doppia fila c'è comunque e intanto noi subiamo danni». Firme in Comune

Jesi, via San Francesco
Jesi, via San Francesco

JESI – “Sforbiciata” al disco orario in via San Francesco, attività in rivolta. La durata della sosta consentita accorciata da un’ora e mezza ad appena trenta minuti su uno dei lati della strada non piace, alla gran parte degli operatori presenti.

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«Attività danneggiate senza alcun preavviso o consultazione, problema della sosta in doppia fila tutt’altro che risolto, problemi creati da un giorno all’altro a chi, su questa zona, ha investito anche sapendo che avrebbe potuto contare sulla possibilità di parcheggiare adeguata alle esigenze della propria clientela e utenza. Ci ascoltino e tornino indietro», dicono quanti hanno già manifestato in Comune con le proprie firme il dissenso e stanno cercando di poter anche portare la questione e il proprio punto di vista in Consiglio comunale.

Via San Francesco, gli operatori

«Riteniamo, unitamente alla maggioranza delle attività commerciali, professionali e artigianali, che il tempo di sosta di 90 minuti fosse democraticamente sufficiente per coprire ogni esigenza per le svariate tipologie di esercizio e fosse altrettanto sufficiente per garantire nelle ore sensibili la corretta disponibilità di posteggio ai residenti – scrivono i firmatari della protesta nei moduli consegnati in Comune – Chiediamo all’attuale amministrazione il ripristino immediato dei 90 minuti per scongiurare ulteriori penalizzazioni alle nostre attività che potrebbero comprometterne inevitabilmente la già precaria stabilità».

Via San Francesco, la scelta dell’amministrazione

In Via San Francesco dalla fine di febbraio è entrata in vigore la sforbiciata al disco orario, con sosta ridotta da un’ora e mezzo a solo mezz’ora nel tratto tra gli incroci con via Rossini e viale della Vittoria, limitatamente al lato destro del senso di marcia.

Una decisione che la Giunta spiega così: «Per la presenza delle attività commerciali lungo il tratto di via interessato, la sosta avviene spesso in doppia fila creando intralcio per l’ordinaria circolazione. Una minore permanenza permetterebbe un favorevole ricambio eliminando così la sosta selvaggia». La regolamentazione con disco orario è valida nelle fasce dalla 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 dei giorni feriali.

Via San Francesco, la protesta

Una novità che riguarda 15 preziosi posti auto e non è per nulla piaciuta a tutta una serie di attività artigiane e professionali, come quelle del settore della cura e della salute della persona ma non solo, la cui utenza necessita di tempi sicuramente superiori alla mezz’ora.

«Ci siamo già rivolti in Comune per chiedere, insieme, la revisione di questa decisione che di fatto – spiega Devis Vecchi in rappresentanza degli operatori economici interessati – penalizza quella che è la maggior parte dei negozi, commercianti e professionisti di via San Francesco, al tempo stesso senza portare alcun reale beneficio agli altri. Il dato di fatto è che la scelta, fatta senza consultarci o coinvolgerci in alcun modo, non risolve alcunché, non ha funzionato e non funziona, tanto che le auto, e in Comune ne abbiamo consegnato la testimonianza, continuano a sostare in doppia fila anche e persino coi parcheggi liberi. Forse allora è ad un altro tipo di soluzione che si deve pensare e non è quello individuato il reale problema».

Vecchi prosegue: «Chi negli anni ha investito qui lo ha fatto anche perché sapeva di poter contare su determinate condizioni. E ritengo sia stato anche poco rispettoso assumere certe decisioni senza informarci e trovandoci da un giorno all’altro davanti al cambio di indicazione sui segnali. Ho già avuto un incontro, cordiale, in Comune, nel quale ho ribadito di aver protocollato la documentazione a supporto di una richiesta di revisione e che la scelta di diminuire il tempo di sosta da 90 a 30 minuti non sarà purtroppo risolutiva».

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Evidenzia Vecchi: «Anche in presenza di parcheggi liberi si preferisce sfruttare l’abitudine del parcheggio in seconda fila per un acquisto “smart” piuttosto che posteggiare regolarmente e in sicurezza la macchina. Insomma, con la diminuzione del tempo conviveremo con lo stesso problema e subiremo anche forti penalizzazioni». Il suggerimento è quello di «modificare la natura degli stalli, con una inclinazione che faciliti il parcheggio e al contempo ne crei di nuovi rispondendo anche alla maggiore richiesta. In questo modo si potrà mantenere tranquillamente la sosta di 90 minuti, considerata da anni il compromesso migliore per tutti».

Assicurano le attività: «Piena disponibilità a discutere di una soluzione che sia efficace e sicura per l’intera collettività. Ma che non comprometta la stabilità delle attività commerciali».