Jesi-Fabriano

Jesi, tigli di viale Trieste: giù un altro

A farlo notare il consigliere di opposizione Nicola Filonzi (Jesiamo), in maggioranza quando la notizia dell'abbattimento di 12 alberi suscitò un vespaio. Il Comune: «Secco al 100% e pericoloso»

Il tiglio di viale Trieste abbattuto
Il tiglio di viale Trieste abbattuto

JESI – Tornano a far discutere i tigli di viale Trieste. Abbattuta lunedì scorso una delle piante. A farlo notare, il consigliere di opposizione Nicola Filonzi (Jesiamo), in maggioranza quando, nell’inverno 2022, la notizia che si sarebbero dovuti tagliare 12 degli alberi di viale Trieste suscitò un vespaio contro l’allora amministrazione Bacci, tra mobilitazioni e raccolte firme. «Fino a questa mattina – ha segnalato sui social Filonzi – al posto della buca, era piantato un tiglio. Da venerdì erano presenti dei cartelli che indicavano che lungo Viale Trieste ci sarebbero stati dei lavori. Neanche il coraggio di comunicare che invece si sarebbe abbattuto un albero, o meglio un tiglio di Viale Trieste. Con la speranza che nessuno se ne accorgesse».

Il tiglio di viale Trieste abbattuto
Il tiglio di viale Trieste abbattuto

Nell’estate 2022 la nuova giunta Fiordelmondo, una volta insediata, dopo ulteriori verifiche, ridusse a 4 il numero delle piante da abbattere. Nel dettaglio prove strumentali e tomografia, affidate tra gli ultimi atti della precedente amministrazione, valutarono con propensione al cedimento estrema 4 alberi, 2 con elevata. Ma anche per gli altri 6 alberi consigliavano l’abbattimento, nonostante propensioni a cedere moderata o bassa.

Quanto a quest’ultimo tiglio abbattuto, «durante l’attività di monitoraggio delle alberature pubbliche effettuata da personale tecnico comunale è stato riscontrato – spiegano gli atti del Comune – in viale Trieste un Tiglio completamente secco al 100% e pericoloso per la pubblica incolumità, in prossimità di un attraversamento pedonale». Tiglio «segnalato anche tramite l’applicazione comunale Municipium. Possibile pericolo di schianto, se sottoposto a sollecitazioni meccaniche dovute ad intemperie (neve, forti venti, ecc.)». Per questa alberatura, come pure per un acero di via dei Cordai pure secco al 100%, valutata «l’inesistenza di soluzioni tecniche alternative».