Jesi-Fabriano

Vigili del Fuoco, a Jesi la cerimonia per la patrona Santa Barbara

Santa Messa officiata dal vescovo monsignor Rocconi con il parroco del Divino Amore, don Ravasi. «I 28 ragazzi del distaccamento hanno effettuato in un anno oltre 1.500 interventi: più di quattro al giorno per portare soccorso a chi ha bisogno, alleviare sofferenze, limitare i danni»

JESI – «I 28 ragazzi del distaccamento di Jesi hanno effettuato, in un anno, oltre mille e cinquecento interventi. Più di quattro uscite di media al giorno per portare soccorso a chi ha bisogno, alleviare le sofferenze, limitare i danni».

Così Angelo Molinari, funzionario responsabile del distaccamento jesino dei Vigili del Fuoco in conclusione della cerimonia religiosa – la Santa Messa officiata dal vescovo di Jesi monsignor Gerardo Rocconi con il parroco del Divino Amore, don Paolo Ravasi – presso la caserma di via Gallodoro, in occasione della ricorrenza di Santa Barbara, patrona del Corpo.

Una cerimonia nel corso della quale non è potuto mancare il sentito ricordo «ai colleghi caduti in servizio, nell’adempimento del proprio dovere di soccorso, poche settimane fa ad Alessandria e ancora prima e negli anni precedenti – ha detto Molinari – da parte nostra formazione, addestramento e preparazione non sono mancati e non mancheranno mai». E la memoria dei tre vigili del fuoco scomparsi a inizio novembre nell’esplosione dolosa di un edificio ad Alessandria è tornata anche nelle parole di don Paolo, che ha rammentato i nomi di «Antonio, Marco, Matteo e con loro il ricordo di tutti i servitori dello Stato caduti nel compiere il proprio dovere».


Alla presenza dei vigili del fuoco in servizio al distaccamento di Jesi ma anche di tanti ex appartenenti al Corpo affezionati alla ricorrenza della Patrona, la cerimonia si è aperta rammentando figura e storia della martire cristiana Santa Barbara.

Una vita al servizio del prossimo, quella dei vigili del fuoco. E nella sua predica il vescovo Rocconi ha evidenziato: «Chi vive una vita concentrata su se stesso la sta buttando via. Solo chi la vive nell’amore, la costruisce. Il Signore ci chiede cose impegnative ma per la realizzazione della gioia e più vera delle nostre vite».