JESI – Qualcosa si muove dentro e fuori l’Aurora basket. Non ancora digerita la retrocessione, dopo oltre 20 anni di serie A, il sodalizio di pallacanestro sta cercando, non senza difficoltà, di riscrivere il proprio futuro. Sono stati avviati contatti con alcuni sponsor per capire se la serie B sia o meno fattibile, e con quali prospettive. Inutile rimarcare che la piazza non accetterà un campionato nei bassifondi della classifica. I tifosi, intanto, si sono fatti sentire, chiedendo un azzeramento totale degli attuali vertici societari. Per una stagione da protagonisti servono circa 400 mila euro, cifra considerevole se si tengono in considerazione le difficoltà del tessuto industriale. I soci sembrano intenzionati a proseguire, a patto di chiudere le pendenze della funesta stagione da poco conclusa. Ancora da pagare, infatti, alcuni fornitori e qualche mensilità dei giocatori.
Altero Lardinelli, amministratore unico dell’Aurora, vuole avere le risposte entro la prima metà di giugno, per poter programmare l’eventuale stagione in serie B, dove fra l’altro militano anche Fabriano, Senigallia e Ancona. Nel contempo, c’è chi parla di un possibile ritorno di alcuni vecchi soci, a patto che si ricominci da zero. Al momento, tuttavia, sono semplici indiscrezioni che non trovano alcuna conferma ufficiale.
Sta seguendo la vicenda da vicino anche il sindaco Massimo Bacci, che ha visto molte partite quest’anno all’Ubi Banca Sport Center ed è consapevole dell’importanza di mantenere viva una società che calca i parquet d’Italia ormai dagli anni Novanta. Ci sarà ancora da attendere qualche giorno per avere informazioni sul futuro del basket in città.
Entro la metà di giugno, si saprà comunque dove sarà l’Aurora il prossimo anno, e soprattutto se ci sarà ancora.