JESI – La Regione Marche ha disposto un progetto sperimentale sulla residenzialità all’interno del Centro Azzeruolo di Jesi per pazienti autistici di via Roncaglia.
A farlo sapere è la Regione Marche: «Questa scelta è in continuità con quanto indicato dalla legge regionale sugli interventi di settore – si legge in una nota – Regione e Asur vogliono dare stabilità all’esperienza con un periodo di osservazione di dodici mesi che rassicuri le famiglie e individui i necessari standard sia abitativi che del personale». «Con questo progetto sperimentale parte l’esperienza del Centro Azzeruolo – spiega l’assessore Maria Luisa Quaglieri – Trascorsi i tempi tecnici il Centro sarà aperto andando a rispondere alle esigenze delineate dalle famiglie che si trovano in grande difficoltà. Sono contenta che la Regione ci abbia ascoltato, questo Centro era tra le priorità di questa Giunta». La struttura nel tempo, verrà ampliata fino a venti posti. Per le Marche non sarà l’unica: si stanno, infatti, identificando altre due strutture equivalenti. Con la delibera approvata a Palazzo Raffaello si deroga all’atto di fabbisogno, anticipando gli interventi, e permettendo l’immediata attivazione degli otto posti letto.
Soddisfatto anche Fabrizio Volpini, presidente Commissione Sanità: «La formulazione trovata consente di dare una risposta immediata ai pazienti e alle loro famiglie – ha commentato – e che dimostra l’operatività della Regione rispetto alla patologia autismo, alla quale è stata dedicata una legge pioneristica». Le Marche con la legge regionale 25/2014 sono state prime tra le Regioni italiane a dotarsi di una normativa organica sui disturbi dello spettro autistico e perseguono nell’intento di promuovere la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa di queste persone, riconoscendo l’autismo come patologia altamente invalidante che richiede una presa in carico a 360 gradi. Percorso rafforzato anche con la relativa normativa nazionale e di riconoscimento della patologia all’interno dei livelli essenziali di assistenza. La struttura residenziale e semiresidenziale verrà attivata in via sperimentale per una durata massima di un anno e, al termine dei primi otto, l’Asur rendiconterà gli esiti della sperimentazione al fine di acquisire le informazioni necessarie per la definizione degli standard più consoni per l’assistenza di questa tipologia di utenza. Tortuosa la vicenda del Centro: la struttura per gli adulti con autismo era stata individuata nel 2007 e tre anni dopo era stato approvato il progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di “Completamento del centro agricolo Azzaruolo da adibire a struttura per l’Autismo”, con contributi finanziari regionali. Nel 2013 il completamento del Centro Regionale per l’Autismo era nell’elenco annuale dei lavori pubblici e l’anno successivo la Regione Marche aveva approvato la Legge Regionale. Sono passati altri anni tra sollecitazioni ed incontri, ora sembra che il Centro veda finalmente l’apertura.