JESI – Saranno montati nel mese di agosto e accesi, salvo imprevisti, nel mese di settembre gli autovelox pianificati dal Comune. Quattro le vie inizialmente individuate: via Paradiso, via dei Colli, via San Marcello e via Ancona. La sperimentazione sarà bimestrale. Non si escludono via Roma, via del Verziere, via XX Luglio e altre strade in fase di valutazione da parte della Polizia locale, che coordinerà i dispositivi di rilevamento della velocità.
«Recentemente – spiega l’amministrazione – la NOI SICURI PROJECT ha fatto pervenire i risultati in esito ai quali è emerso che via San Marcello e via Ancona hanno presentato il maggior numero di accertamenti di velocità di punta in violazione del limite di 50 Km/h registrati in orari compresi fra le 7:00 e le 20:00. Si ritiene pertanto e conseguentemente che le postazioni possano essere dislocate, oltre alle già individuate Via Paradiso e Via dei Colli per i motivi palesati nella precedente deliberazione, anche in via San Marcello e Via Ancona. Pertanto previa installazione dei box contenitori e predisposizione dei sostegni per il dovuto presegnalamento della postazione a cura dell’Ufficio mobilità e strade con cui sono già in atto le dovute collaborazioni, sarà possibile procedere ad avviare la fase “di
esercizio”, introdotta da una opportuna comunicazione dell’avvio del servizio mediante annunci stampa».
Al fine di garantire una maggiore continuità ed efficacia del servizio, si specifica, «oltre al numero delle uscite comprese già nella campagna cui l’Ente ha aderito, si ritiene opportuno estenderle fino ad un massimo di 8». Secondo le statistiche Istat riferite all’anno 2019, sottolinea il comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, «nelle strade urbane e extraurbane delle Marche la causa “procedeva con velocità troppo elevata” è la quarta per valori assoluti fra tutte le cause accertate o presunte di incidente e la Regione Marche è la quarta in Italia per costi sociali pro-capite per incidente stradale».
«I boxes – spiega la Polizia Locale – si presentano come meri involucri plastici che fungono da contenitori protettivi, all’interno dei quali verrà collocata periodicamente e a rotazione l’apparecchiatura per la rilevazione della velocità, anche posti in sequenza su una specifica arteria stradale, in grado di determinare un efficace effetto deterrente, considerato che all’utente della strada non è dato di sapere se e quando vengano effettivamente effettuati i controlli sulla velocità».